Continua in forma epistolare, e si fa più tesa, la polemica sui fondi e le attività di ricostruzione dei territori colpiti dalle recenti alluvioni. Sono “rimostranze poco fondate” secondo la presidente del Consiglio quelle Bonaccini. In una lettera di cinque pagine la premier Giorgia Meloni ha risposto a una missiva del presidente dell’Emilia-Romagna che faceva pressioni in merito all’arrivo di fondi: “non si è visto un euro” aveva scritto il subcommissario straordinario.

Il governo ha già stanziato 4,5 miliardi per la ricostruzione delle zone alluvionate e questa iniziativa non si esaurisce qui. Uno degli obiettivi dell’Esecutivo è anche quello, oltre alla messa in sicurezza e alla ricostruzione delle infrastrutture, di risarcire tutti i “privati che hanno subito danni”, risponde Meloni.

La presidente del Consiglio rivendica quanto fatto finora, critica l’atteggiamento del governatore rispetto ai provvedimenti dell’esecutivo: “non ho avuto modo di leggere da parte Sua alcuna parola di sostegno a queste azioni”.

Il Governo, nella sua azione, ha agito seguendo una strategia precisa, anche dando attuazione alle indicazioni e alle proposte avanzate da cittadini, Enti Locali, associazioni di rappresentanza, parti sociali”. Con il primo decreto, ricorda ancora “si sono mobilitate risorse per quasi 1,8 miliardi concentrandosi sulla tutela e protezione del mondo imprenditoriale e lavorativo al fine di garantire la tenuta del sistema produttivo e dei livelli occupazionali esistenti”. Con il successivo decreto “si sono allocati fondi per circa 2,7 miliardi indirizzati prioritariamente al ripristino delle reti infrastrutturali e idrogeologiche fortemente lesionate dalle conseguenze dell’alluvione“.

E poi scrive: “Non bisogna cedere alla fretta e dalla frenesia che pare rispondere al desiderio di qualcuno di avere un po’ di visibilità, alimentando polemiche inutili”. Meloni ricorda anche che a Bonaccini è stato affidato un ruolo per “operare concretamente al servizio della comunità“. “Una sfida – ricorda – che sapremmo superare lavorando tutti nella stessa direzione“.

Il sindaco di Ravenna: “Meloni ha una visione distorta” – La mia sensazione, se la presidente Meloni pensa veramente ciò che ha scritto in questa lettera, è che purtroppo non abbia un quadro esatto della situazione in Romagna e in tutta la Regione e che, forse, le dichiarazioni surreali di qualche suo collaboratore le abbiano fornito una visione totalmente distorta sull’efficacia delle misure previste dal suo governo“. Lo sostiene il sindaco di Ravenna Michele de Pascale: Rinnovo la richiesta – dice il sindaco – di incontrarla direttamente nei prossimi giorni, a Roma o dove ritiene, ma, forse, sarebbe meglio che tornasse lei in Romagna, nei luoghi più colpiti”.

La lettera della premier, dice De Pascale, “purtroppo è totalmente negativa, prosegue nella narrazione surreale dei 4,5miliardi già spesi dal governo per cittadini, imprese e opere pubbliche; rinvia ad ottobre le nostre due proposte per avere subito risorse reali per gli indennizzi a famiglie e imprese”.

A cura di Elisabetta Turci – Foto Imagoeconomica

 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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