Vista l’insistenza dei SINISTROIDI nel vano tentativo di trasformare la LIBERAZIONE in una FESTA o meglio in un EVENTO STORICO che fa capo solo alla “loro Resistenza” che nella trasparenza più totale si è adoperata con tanti martiri e tanti atti di indiscutibile eroismo a distruggere il FASCISMO (dimenticando altre associazioni partigiane, i soldati anglo-americani, la brigata ebraica ecc. ecc.) mi permetto nel riconfermare che il 25 APRILE è una FESTA NAZIONALE  e pertanto non soltanto di un Partito o di un Gruppo ma di TUTTI coloro che hanno creduto e credono nella libertà e nella democrazia.

Desidero pertanto ricordare ai Soloni della unica cultura (di sinistra ovviamente) che la STORIA non è solo quella scritta dai VINCITORI, non a caso il tempo fa emergere quelle verità volutamente nascoste, celate al Popolo Sovrano per la PAURA che possano dare una visione diversa da quanto si è voluto far credere, vedi FOIBE per esempio.

In questi giorni tanto sì è parlato di atti esaltanti l’operato dei Partigiani e denigrato quanto di perverso riguarda i Fascisti di quegli anni, ma nulla invece si è detto di quanto accaduto alle vittime di massacri avvenuti e che hanno come protagonisti attivi proprio alcuni gruppi partigiani.

Forse in molti hanno dimenticato quanto successe nel 1944 alla MALGA BALA (oggi in Slovenia), luogo in cui vennero MASSACRATI 12 Carabinieri solo perché ITALIANI dai partigiani di TITO

(E’ in corso una procedura per conferirgli la medaglia d’oro al valor militare)

Tra il 24/25 marzo 1944 i 12 Carabinieri, di presidio alla Centrale Elettrica di Bretto (territorio di Gorizia) vennero fatti prigionieri dai Partigiani Slavi e costretti a portare a spalla tutto il materiale rubato, armi comprese, lungo un faticoso sentiero per raggiungere Malga Bala.

Raggiunta la loro postazione, il giorno successivo, dopo atroci torture ai Carabinieri, di cui resero spettatore il Vice Brigadiere PERPIGNANO, appeso a testa in giù, vennero massacrati come bestie, tanto che uno di loro venne rinvenuto con l’addome squarciato e le foto dei suoi figli incastrate nello stesso.

Nel 1957 hanno trovato pace nella Torre medioevale attigua alla Chiesa, grazie all’intervento del Comitato Onoranze ai Caduti nel Comune di Tarvisio

Solo nel 2022 la Procura Militare di Padova ha riaperto il Fascicolo relativo alla strage evidenziando i nomi degli “eroi” PARTIGIANI responsabili di tanta crudeltà immotivata, che, per un fatto di privacy, evito di elencare.

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Repertorio

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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