A poco più di una settimana dal ballottaggio, Macron gioca la carta verde. La promessa di “5 anni di completo rinnovamento“, con l’agenda climatica in primo piano: “sul clima spetta a noi agire e fare“, e la Francia prima in Europa – promette nel comizio di Marsiglia, seconda città del paese – ad uscire dal gas, petrolio e carbone.

Un ritorno con grinta nella città dove già nel 2016 partì la campagna che lo portò all’Eliseo, quella Marsiglia – città multietnica e multiculturale per eccellenza – dove è a caccia di quel quasi 31% di voti preso dal candidato della gauche, Jean-Luc Mélenchon. Ed alla sfidante, Marine Le Pen – senza mai nominarla – dice “Siamo un paese di apertura, frutto di millenni di migrazioni, spostamenti, integrazioni: l’orgoglio francese è questo, non è la separazione”. E mentre si svolge il comizio, da un nuovo sondaggio Ipsos per Le Parisien, aumenta il divario con la sfidante: 55,5% per il presidente uscente, contro il 44,5% per Marine Le Pen. Per la prima volta in campagna elettorale, un distacco di 10 punti, ad 8 giorni dal ballottaggio.

Nel grande comizio al Porto vecchio della città, il presidente promette un nuovo mandato “all’insegna dell’ecologia e dell’energia sostenibile”, con l’annuncio che il suo prossimo primo ministro “sarà direttamente incaricato della pianificazione ecologica”, con il compito di “fare della Francia la prima grande nazione a uscire da gas, petrolio e carbone”, e lo farà – questa la promessa se verrà eletto – puntando sulla diversificazione energetica e l’energia “verde”: “Sviluppare le energie rinnovabili, avviando l’installazione di 50 parchi eolici offshore entro il 2040, costruzione di 6 nuovi reattori nucleari“.

A cura di Elisabetta Turci – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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