Si chiama Luca Traini, ha 28 anni e nel 2017 era candidato a Corridonia, in lista con la Lega Nord. L’uomo che il 3 febbraio ha seminato il panico nel centro di Macerata, sparando da un’auto in corsa contro i passanti di colore, ha idee politiche che sono riassumibili nel gesto fatto poco prima dell’arresto: saluto romano rivolto al Monumento dei Caduti, al grido «Viva l’Italia».

Il tutto con una bandiera tricolore sulle spalle. Traini, l’anno scorso, si presentò alle elezioni comunali di Corridonia, comune di 15 mila abitanti in provincia di Macerata, in lista con il Carroccio: prese zero preferenze. In un manifesto elettorale, Traini appare insieme al candidato sindaco della Lega Nord per Corridonia, Luigi Baldassarri che presenta la sua nuova squadra. Si tratta della tornata elettorale del 11 giugno scorso. Nel programma, anche il “controllo degli extracomunitari”.

A questo proposito, Maria Letizia Marino, segretaria Lega della provincia di Macerata, ha dichiarato: «Ha frequentato la nostra sede per un po’ di tempo e non aveva mai manifestato opinioni razziste. Sappiamo che da qualche tempo frequentava una ragazza romana con problemi di droga, tutto ci lascia pensare che fosse la povera Pamela Mastropietro».

Di tutt’altro tono il commento di Francesco Clerico, titolare della palestra Robbys di Tolentino (Macerata) frequentata da Traini: «L’abbiamo cacciato a ottobre, aveva atteggiamenti sempre più estremisti, faceva il saluto romano e battute razziste. E poi da tempo so che aveva una pistola. Lo hanno rovinato le amicizie sbagliate, questi ambienti estremisti, ha una situazione familiare disastrosa, lo conosco da 10 anni almeno». Lo stesso Clerico ha spiegato che prima di candidarsi con la Lega Nord Traini era stato vicino a Forza Nuova e a CasaPound: «Direi che da una decina d’anni era diventato così, prima aiutava il prossimo, era un buono, gli hanno inculcato idee sbagliate, è cambiato. Ho provato tante volte a farlo ragionare. Chi si aspettava questo?».

Fonte Lettera 43

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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