Mettere mano a quel complesso caso denominato “Russiagate” non è semplice, ma gli investigatori americani proseguono, cercando di fare chiarezza.
Evgheni Prigozhin: ecco il nome che sta rimbalzando da una parte all’altra dell’America. Secondo quanto reso noto, gli esperti Usa ritengono che sia stato proprio lui a finanziare la società tecnologica russa “Internet Research Agency” (Ira) di San Pietroburgo, che ha usato i social media per diffondere notizie false nelle elezioni americane. L’oligarca locale, soprannominato dai media russi “lo chef” di Putin, è finito al centro dell’inchiesta e la Cnn, citando fonti investigative anonime, ha diffuso la notizia.
Nella società pare vi fosse un “dipartimento delle provocazioni” dedicato a seminare fake news e divisioni sociali in occidente.
Il soprannome “chef” è da ricondurre ai trascorsi di Prigozhini: dopo aver passato negli anni ’80, ben 9 anni in prigione per frode e rapina, si lanciò nel settore del catering e della ristorazione fino ad organizzare le feste di compleanno di Putin e le cene dei suoi ospiti, da George W Bush a Jaques Chirac. In seguito ha vinto contratti redditizi per le scuole e le forze armate russe. E’ stato sanzionato dal tesoro americano per il suo sostegno finanziario all’occupazione militare russa dell’Ucraina.