ELENA BONETTI, MARIA ELISABETTA ALBERTI CASELLATI, LAURA E SERGIO MATTARELLA

24 marzo 1944. 78 anni fa una data che ha sconvolto l’Italia e innumerevoli famiglie. Le truppe di occupazione naziste trucidarono 335 persone a Roma come rappresaglia per l’azione dei gap romani in cui morirono anche 33 militari tedeschi. L’eccidio delle Fosse Ardeatine fu anche la più ampia strage di ebrei compiuta sul suolo italiano.

Sono trascorsi quasi 8 decenni, Ma rimane il dovere della memoria. Per questo oggi le più alte cariche dello Stato italiano hanno voluto commemorare quel massacro.
La presidente del Senato, Elisabetta Casellati, ha voluto fermamente ribadire che “L’eccidio delle Fosse Ardeatine è quanto di più aberrante l’umanità sia riuscita a raggiungere nei crimini di guerra”.

Questa preziosa memoria sia per tutti noi un monito a non abbassare mai la guardia di fronte alla tutela della dignità umana come limite invalicabile anche nelle situazioni di conflitto armato. È una prospettiva di cui oggi più che mai dobbiamo essere garanti rispetto ai tanti scenari di crisi che il quadro geopolitico globale ci presenta”.

L’eccidio delle Fosse Ardeatine è quanto di più aberrante l’umanità sia riuscita a raggiungere nei crimini di guerra.

A cura di Elena Mambelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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