Di ieri una sorprendente e “fantasiosa” dichiarazione che il Presidente ucraino Volodymir Zelensky, tronfio per aver colpito il centro di Mosca con i droni, ha voluto rilasciare per dare lustro alla sua immagine di combattente vincitore nei confronti della Federazione Russa.

Le sue parole: “A poco a poco, la guerra sta tornando nel territorio della Russia, nei suoi centri simbolici e nelle sue basi militari, e questo è un processo inevitabile, naturale e assolutamente giusto.”

Forse, se invece di predicare al vento, leggesse la Storia capirebbe quali sono gli storici metodi di condurre la guerra da parte del suo nemico.

Anche Napoleone Bonaparte cercò di sconfiggere la Russia con una guerra iniziata il 24/06/1812. Giunto a Mosca la trovò deserta e parzialmente incendiata. Attese una resa che non arrivò mai. Cosi decise la ritirata, che si trasformò in una carneficina. Su 450.000 soldati impegnati in tale assurda guerra ne perirono 350.000. Tutto finì il 14/12/1812.

Il 1° agosto 1914 ci provò la Germania (una data storica che ancora oggi la Federazione Russa celebra come i “il giorno del ricordo”) che l’11/11/1918 dovette firmare l’armistizio imposto dagli alleati.

La Germania nazista ci riprovo nel 1941 ma fu sconfitta e invasa dall’Unione Sovietica nel 1945, con la conseguente costruzione dello “storico muro“, per svergognare la presunzione e ipocrisia tedesca!

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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