Il Santo Padre ha dedicato L’Angelus ai fatti che sconvolgono il mondo con particolare riferimento alla guerra in corso tra Russia e Ucraina, in un messaggio forte in cui si riscontra un’accusa verso Putin e un invito alla pace da parte di Zelensky.
La sue parole: “Il mio appello si rivolge al Presidente della Federazione Russa, supplicandolo di fermare, anche per amore del suo popolo, questa spirale di violenza e di morte. D’altra parte, addolorato per l’immane sofferenza della popolazione ucraina a seguito dell’aggressione subita, dirigo un altro fiducioso appello al Presidente dell’Ucraina ad essere aperto a serie proposte di pace.
A tutti i protagonisti della vita internazionale e ai responsabili politici delle Nazioni chiedo con insistenza di fare tutto quello che é nelle loro possibilità per porre fine alla guerra in corso, senza lasciarsi coinvolgere in pericolose escalation e per promuovere e sostenere iniziative di dialogo. Deploro vivamente la grave situazione creatasi negli ultimi giorni contrari ai principi del diritto internazionale. Essa infatti aumenta il rischio di un’escalation nucleare, fino a far temere conseguenze incontrollabili e catastrofiche a livello mondiale. In nome di Dio e in nome del senso di umanità che alberga in ogni cuore, rinnovo il mio appello affinché si giunga subito al “cessate” il fuoco. Tacciano le armi e si cerchino condizioni per avviare negoziati capaci di condurre a soluzioni non imposte con la forza ma concordate, giuste e stabili. E tali saranno se fondate sul rispetto al sacrosanto valore della vita umana, nonché della sovranità e dell’integrità territoriale di ogni Paese, come pure dei diritti delle minoranze e delle legittime preoccupazioni. Bisogna fare presto perché questa terribile e incomprensibile dell’umanità anziché rimarginarsi continua a sanguinare sempre di più, rischiando di allargarsi. Cosa ancora deve succedere? Quanto sangue deve ancora scorrere perché capiamo che la guerra non è mai una soluzione, ma solo una distruzione. Mi affliggono i fiumi di sangue e di lacrime versati in questi mesi. Mi addolorano le migliaia di vittime, in particolare dai bambini e le tante distruzioni che hanno lasciato senza casa molte persone e famiglie e minacciano con il freddo e la fame vasti territori. Certe azioni non possono essere mai giudicate, mai! E’ angosciante che il mondo stia imparando la geografia dell’Ucraina attraverso nomi come Bucha – Mariupol – Izium – Zaporizhai  e altre località che sono diventate luoghi di sofferenza e paure indescrivibili, e che dire del fatto che l’umanità si trova nuovamente davanti alla minaccia atomica? E’ assurdo! Per favore facciamo respirare alle nuove generazioni l’aria santa della pace non quella inquinata della guerra , che é una pazzia. Dopo setti mesi di ostilità si faccia ricorso a tutti gli strumenti diplomatici, anche quelli finora non utilizzati per porre fine a questa immane tragedia. La guerra in sé stessa è un errore e un orrore, Confidiamo nella misericordia di Dio, che può cambiare i cuori e nell’intercessione materna della Regina della pace.”
Frasi e parole che andrebbero comunque lette con attenzione da Chi non ha avuto modo di ascoltarle e fare poi le debite “considerazioni” a parte la corrente politica di appartenenza.
A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica 
Editorialista Pier Luigi Cignoli

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