Varone, Silvestri, Toscano (per doppia ammonizione) e probabilmente Kargbo (per un infortunio) saranno costretti a saltare il derby di Rimini venerdì al Romeo Neri. Nota davvero dolente d’apertura, prima di addentrarci nella sofferta vittoria casalinga ottenuta dai bianconeri contro una Fermana ben schierata nel reparto difensivo.

Tra i pali – Pisseri anche questa sera come al “Conero” di Ancona per tutta la partita ha fatto praticamente da spettatore, non ha mai visto il pallone rotolare dalla sua parte (dopo cinque partite del girone di ritorno è ancora imbattuto), a dimostrazione che Prestia, Pieraccini e Silvestri sono pedine fondamentali e insostituibili. Ma cosa accadrà quando tra pochi giorni il capitano Andrea Ciofi tornerà tra i convocati? Una bella patata bollente per il mister del cavalluccio, ma averne di questi problemi per un allenatore in una fase concitata del campionato.

La partita – Parte forte il Cesena, anche senza Donnarumma, ben sostituito da David che sulla corsia di sinistra si porta spesso a ridosso di Furlanetto e in un paio di occasioni crea precisi diagonali per Kargbo e C. Shendi che si divorano prima il vantaggio e poi il raddoppio. Dopo queste due sfuriate, la gara diventa noiosa e aumentano i falli, uno in particolare sull’Imperatore che è costretto a lasciare il campo con la sostituzione di Corazza. Però la sostanza non cambia. Il Cesena avanza, gli uomini di Protti però non cadono nel tranello e rimangono in piedi chiudendo ogni varco. Finisce la prima frazione a reti inviolate.

Nella ripresa, in uno stadio lunare, il copione non cambia, nonostante l’ingresso in campo dal primo minuto di Berti al posto di Saber. Sono sempre i padroni di casa a costruire il gioco per trovare il momento opportuno e andare a sfondare la porta marchigiana. Ma l’incontro appare stregato. Prima Varone, poi De Rose e in ultimo David per un paio di millimetri vedono sfumare le loro interessanti opportunità.
Toscano non ci crede e allora crea un infuso: fuori Varone per inserire una terza punta che possa in qualche modo abbattere il muro della Fermana. E’ il momento di Ogunseye che si fa notare subito e impegna seriamente con un colpo di testa Furlanetto costretto a deviare in angolo.

Passano un paio di minuti, siamo al ‘38esimo. Contropiede veemente di Ogunseye che serve C. Shpendi sulla fascia sinistra. Il numero nove serve di nuovo l’attaccante virgiliano che tira in porta, e sempre SHPENDINHO è il più lesto di tutti sulla respinta di Furlanetto per gioire con la sua 14esima meraviglia.

Gli ospiti, sotto di un gol, accusano il colpo e diventano nervosi, contratti, fino al punto che rimangono in inferiorità numerica per l’espulsione di Heinz falloso su Corazza.

La partita non ha più nulla da offrire, al Cesena basta il controllo della palla per fare passare gli ultimi minuti e portare a casa tre punti importantissimi che aumentano il distacco a +9 dalla Torres domani in casa con il Sestri Levante.

Il direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Luigi Rega

Il Direttore Editoriale Carlo Costantini

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