Las Vegas

Entriamo così nel mondo della “follia pura”: uccidere per divertimento!

Un 17nne, alla guida di un ‘auto, che risulterà rubata, investe deliberatamente un ciclista, mentre l’amico riprende la scena con il cellulare collegato ad un social, per rendere tutti partecipi del loro gesto delinquenziale in diretta.

Andreas Probst, ignaro della sua macabra sorte, un poliziotto di 64 anni, in pensione, viene così violentemente investito e proiettato in aria fino a cadere sull’asfalto, dove viene privato della vita.

Il video dell’assassinio, avvenuto il 14 agosto scorso è stato a lungo proposto sui social, poi finalmente è “capitato” tra le mani degli Inquirenti che, rintracciati i colpevoli hanno proceduto all’arresto del “guidatore” accusato di omicidio e di furto d’auto, mentre per il “compagno” al momento non sono state formulate accuse anche se apparentemente sembra aver spinto l’amico a compiere il “delitto”.

Il fatto nei particolari: L’incidente mortale si è verificato intorno alle 6 del mattino, mentre Probst stava facendo il suo giro mattutino, quando è stato investito dall’auto che poi è fuggita ad alta velocità. Portato d’urgenza all’University Medical Center, i Medici hanno potuto solo accertare il suo decesso. La figlia, Taylor Probst, ha detto al Review-Journal di aver ricevuto una telefonata dall’Apple Watch di suo padre che comunicava che era caduto dalla bici. Si è recata con sua madre sul luogo dell’incidente, ma il padre era già stato trasportato al Nosocomio.

Andreas Probst, si era trasferito a Sin City dopo aver completato il servizio di Capo della polizia a Bell, in California, nel 2009, causa il pensionamento.

Nei primi giorni di settembre si è tenuta una cerimonia commemorativa per Andreas Probst, che ha operato 35 anni nelle Forze dell’Ordine. La figlia lo ha ricordato definendolo come un raggio di sole. La Moglie ha aggiunto: mio marito era un uomo straordinario!

Questa tragedia deve far meditare noi tutti e farci riflettere su come “certi giovani” siano privi di ogni morale e di ogni sentimento e non credo e penso che sia sufficiente un periodo di riabilitazione, di servizi socialmente utili o di affiancamento ad uno psicologo per ricondurli su cammino della verità e della giustizia.

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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