Trattasi di un debito di 658 Euro nei confronti dello Stato per un mancato pagamento della Tari (la tassa sui rifiuti) relativo al 2018. Una cifra certo non “impregnativa” ma, ma la cartella è stata inoltrata ad una “persona” che all’epoca non era ancora nata!
L’incredibile comunicazione, pervenuta tra l’altro per raccomandata, in una abitazione del Comune di Cavallino in provincia di Lecce.
Inoltre la cosa sorprendente è che la “postina” pretendeva la firma della titolare della missiva, forse non valutando che una bimba di 12 mesi difficilmente può adempiere a tale richiesta!
Ovviamente è stata la madre a firmare l’atto e ora tramite un “legale” sta provando a risolvere il problema data, come sempre, l’inutilità delle richieste telefoniche a cui “il computer” di turno non è abilitato a rispondere.
Chi possiamo ringraziare per tanta efficienza e disponibilità?
A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica