PAPA FRANCESCO JORGE MARIO BERGOGLIO

Una famiglia russa ed una famiglia ucraina, insieme, porteranno la croce e faranno le meditazioni della tredicesima stazione della Via Crucis che, il Venerdì Santo, Papa Francesco percorrerà al Colosseo. La decisione è stata comunicata oggi dalla Sala Stampa vaticana. La tredicesima stazione è considerata una delle più strazianti del percorso: rappresenta il momento in cui Cristo è deposto dalla Croce ed il suo corpo viene riconsegnato alla Madonna. Un momento particolarmente profondo della Passione, che ha ispirato centinaia di opere d’arte la più famosa delle quali è la Pietà di Michelangelo, conservata in Vaticano.

La scelta va così a saldare perfettamente il tema scelto da tempo per la Via crucis di quest’anno, la famiglia a cinque anni dalla pubblicazione della Amoris Laetitia, e la guerra che sta sconvolgendo l’Ucraina, le sue famiglie e le famiglie russe che hanno soldati inviati al fronte. Gli altri temi delle meditazioni: la crisi acuita dalla pandemia, la mancanza di lavoro e la conseguente angoscia di una vita familiare precaria e il dramma dei migranti.

Questo lo schema della Via Crucis, stazione per stazione: I una coppia di giovani sposi, II una famiglia in missione, III una coppia di sposi anziani, IV una famiglia con 5 figli, V una famiglia con un figlio con disabilità, VI una famiglia che gestisce una casa di accoglienza, VII una famiglia che affronta la malattia VIII una coppia di nonni, IX una famiglia con figli adottivi, X una donna con figli che ha perso il marito, XI una famiglia con un figlio consacrato, XII una famiglia che si confronta con la perdita di un figlio, XIII una famiglia ucraina e una famiglia russa, XIV una famiglia di migranti.

Le meditazioni delle due famiglie: “La vita sembra perdere di valore”
“Signore dove sei? Parla nel silenzio della morte e della divisione ed insegnaci a fare pace, ad essere fratelli e sorelle, a ricostruire ciò che le bombe avrebbero voluto annientare”. E’ questa la conclusione della meditazione che risuonerà venerdì sera al Colosseo, alla Via Crucis presieduta da papa Francesco, mentre la croce verrà portata, congiuntamente, da due famiglie, una ucraina e una russa.

Le due famiglie intervengono alla tredicesima stazione, quella in cui, secondo il testo evangelico, “Gesù gridò a gran voce: ‘Eloì, Eloì, lemà sabactàni?’, che significa: ‘Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?'”. Il libretto della celebrazione, editato dalla Libreria editrice vaticana e pubblicato oggi dalla sala stampa vaticana, reca la seguente meditazione, che verrà letta quella sera: “La morte intorno. La vita che sembra perdere di valore. Tutto cambia in pochi secondi. L’esistenza, le giornate, la spensieratezza della neve d’inverno, l’andare a prendere i bambini a scuola, il lavoro, gli abbracci, le amicizie… tutto. Tutto perde improvvisamente valore. ‘Dove sei Signore? Dove ti sei nascosto? Vogliamo la nostra vita di prima. Perché tutto questo?

Quale colpa abbiamo commesso? Perché ci hai abbandonato? Perché hai abbandonato i nostri popoli? Perché hai spaccato in questo modo le nostre famiglie? Perché non abbiamo più la voglia di sognare e di vivere? Perché le nostre terre sono diventate tenebrose come il Golgota?’. Le lacrime sono finite. La rabbia ha lasciato il passo alla rassegnazione. Sappiamo che Tu ci ami, Signore, ma non lo sentiamo questo amore e questa cosa ci fa impazzire. Ci svegliamo al mattino e per qualche secondo siamo felici, ma poi ci ricordiamo subito quanto sarà difficile riconciliarci. Signore dove sei? Parla nel silenzio della morte e della divisione ed insegnaci a fare pace, ad essere fratelli e sorelle, a ricostruire ciò che le bombe avrebbero voluto annientare”.

A cura di Elisabetta Turci – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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