Il 3 gennaio è un compleanno importante in casa Rai, l’azienda compie infatti 70 anni. Una data entrata nella storia, erano le 14.30 di domenica pomeriggio quando Fulvia Colombo, dagli studi di corso Sempione a Milano,  fece il primo annuncio: “La Rai, Radio televisione italiana, inizia oggi il suo regolare servizio di trasmissioni televisive”.

Il primo programma andato in onda fu “Arrivi e partenze“, condotto dal giovanissimo Mike Bongiorno dall’aeroporto romano di Ciampino, con interviste a personaggi famosi di passaggio a Roma.
Alle 20:45 andò in onda la prima edizione del telegiornale. A seguire “Teleclub“, la commedia “L’osteria della posta” interpretata da Eduardo De Filippo, “Settenote” dedicato all’intrattenimento musicale, e a seguire “La Domenica Sportiva, che aveva già esordito (in via sperimentale) più di tre mesi prima: si tratta della trasmissione Rai più longeva in assoluto, seguita da Domenica In (in onda dal 1976) e Sereno Variabile (al via nel 1977).

Nei primissimi tempi i programmi duravano complessivamente quattro ore, iniziando alle 17:30 con la tv dei ragazzi, interrompendosi poi per riprendere con il telegiornale alle 20:45, fino alla chiusura delle 23:00. E non c’era la pubblicità, introdotta nel 1957 con Carosello. Il 4 novembre 1961 avrebbe poi visto la luce anche il Secondo Programma (oggi Rai 2), seguito il 15 dicembre 1979 dalla Terza Rete (oggi Rai 3) Nel frattempo, era già arrivato il colore.

Gli abbonati, all’inizio, erano 90, passando a ventiquattromila dopo la fine del primo mese di programmazione e raggiungendo nel giro di un anno quota 88 mila: alla fine del 1954 la tv era in grado di raggiungere il 58 per cento della popolazione. Un dato che va interpretato come numero di ascoltatori, ma non di possessori di apparecchio televisivo. In quel periodo gli ascoltatori si radunavano presso una famiglia o in luogo pubblico dove qualche fortunato disponevo già del televisore. Alla fine del quarto anno gli abbonati diventarono un milione.

Raiuno festeggerà il 3 gennaio con lo speciale “Rischiatutto” condotto da Carlo Conti.
articolo e foto a cura di Franco Buttaro
Franco Buttaro
Editorialista Franco Buttaro

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