I turni di votazione vanno avanti per l’elezione del Presidente della Repubblica tra veti, voci, nomi, ma senza un senso logico e, soprattutto, senza che emerga quel senso di “responsabilità” utilizzato a parole, ma che non diventa fatto, realtà.
D’altra parte, quale sia il VALORE di questo Parlamento, lo abbiamo ormai ben chiaro dato che è sotto gli occhi di tutti e la disillusione degli italiani, che pure ne sono i “creatori” con il voto, è acclarato dalle percentuali di votanti delle successive tornate, europee o regionali e comunali che siano.
I leader politici non ci hanno capito nulla e se ne fregano del momento che vive non solo il nostro Paese; dimostrando ancora una volta quanto la politica vive in un mondo tutto suo, fatto di insulti, populismi, stupidità, buoni a fare la voce grossa sui social, ma poi INCONSISTENTI quando bisogna decidere oltre le poltrone, i vantaggi personali, dato che solo quello è l’obiettivo!
D’altra parte se si è dovuti ricorrere a Draghi per un Governo finalmente degno, il segno è estremamente evidente di quale sia il valore della politica e dei politici italiani, buoni a fare i cazzari o totalmente inadeguati anche solo nello riuscire a produrre un pensiero degno di un essere umano, figuriamoci di uno che deve guidare un Paese.
Qui si grida, si guardano i sondaggi per fare la voce grossa, COMANDARE, ma poi, quando si propone un candidato (la signora Casellati), che dovrebbe essere autorevole visto che è la seconda figura dello stato, non si riesce neppure ad esprimere un voto unitario, anzi, ci sono settanta elettori che le “sparano” contro!!!
Fare i bulli è facile, prendere decisioni un po’ meno, specie se queste prevedono riflessioni, idee, pensieri, che vanno al di là di fare il giro telefonico delle sette chiese, per “comperare” i voti necessari al quorum, cosa che in diversi momenti è stata facile, ma evidentemente sono saliti i “prezzi”, oppure si sono fatti male i conti ….
Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Imagoeconomica
