Fausto Bertinotti

L’ex Segretario di Rifondazione Comunista, ex premier, ex Sindacalista ex di tutto, sua eccellenza Fausto Bertinotti, cerca visibilità e quale palcoscenico è più grande e prodigo di quello in cui il “bersaglio” è il Governo?

Non a caso, nella trasmissione “Tagadà” su La7, ovviamente, eccolo pronto a gridare ai 4 venti: “La premier vuole naturalizzare il fascismo e poi mettere fine alla Repubblica nata dalla Costituzione antifascista”.

I sinistroidi morenti e il PD della Segretaria Elly Schlein, sperando di rimanere a galla in questa fase si appendono ancora una volta all’antifascismo ideologico, riproponendo una nuova ma finta “resistenza” e si perdono nel saluto fascista, che ha creato in loro “visioni distorte” nella commemorazione a Acca Larentia, dove si sono ricordati e onorati tre giovani di destra assassinati brutalmente da una “banda di delinquenti di sinistra” mai “ovviamente” trovati! Eppure anche il Sig. Bertinotti si è lasciato trasportare dall’evento tanto da accusare il Governo di tolleranza e protezione di tale evento fascista!

Le sue parole: “Giorgia Meloni non condanna perché è portatrice di una nuova idea di destra che passa per la naturalizzazione del fascismo. I saluti romani rappresentano un sentimento politico importante nel paese: confinare il fenomeno a un atto di nostalgia è un errore.” Ma non gli basta quanto detto e preso dalla “droga antifascista” aggiunge: “Quella cosa lì è tutto altro che folklore. Perché la presidente del Consiglio non fa una cosa elementare e dice io sono antifascista?”

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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