Il villaggio dove vive quel signore con la barba bianca tutto vestito di rosso che noi chiamiamo ‘Babbo Natale‘, o ‘Santa Claus‘ nella versione più comune, si chiama Rovaniemi, un luogo magico dove la favola si trasforma in realtà. Sulla piazza innevata e addobbata di luci tanti i turisti tornati in massa, dopo le restrizioni del lockdown, per immergersi in un mondo tutto ovattato ed incantato dove neve e gelo sono il contorno di paesaggi meravigliosi. La colonnina di mercurio segna -14 gradi, il sole sorge dopo le 11 e tramonta poco più di due ore dopo. Una visita a Babbo Natale è semplicemente immergersi con gioia nell’atmosfera natalizia.

In questi giorni di festa arrivano turisti da tutto il mondo. Rovaniemi è il luogo dove Babbo Natale nel 1985 ha spostato il suo ufficio, il sito che dal 2010 è diventato la sua “residenza ufficiale“, dove riceve milioni di letterine e dove tutti i giorni dell’anno accoglie bambini e famiglie. All’ufficio postale gli elfi, i suoi instancabili collaboratori, sono tutti impegnati a timbrare, spedire e archiviare la corrispondenza. Su ogni lettera che viene spedita è marchiato l’annullo postale speciale del Circolo Polare Artico.

La leggenda narra che la casa originale di Babbo Natale si trova sulla misteriosa montagna di Korvatunturi, collina sul confine russo-finlandese, luogo molto difficile da raggiungere, tra pascoli di renne e torrette di guardia. Le saghe narrano che per mezzo degli enormi padiglioni auricolari, Babbo Natale riesca a sentire le voci dei bambini dell’intero pianeta e percepisca i loro desideri. La favola del villaggio di Babbo Natale nacque nel 1823, merito della famosa poesia A Visit from St. Nicholas (“La visita di San Nicola/Babbo Natale), che racconta in chiave moderna la figura di Babbo Natale.

A cura di Claudio Piselli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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