La segretaria del PD, Elly Schlein, forse dimentica di quanto fatto dal suo partito, si allea a Landini, Cgil, nella proposta di un referendum contro il ” Jobs Act” e propone di cancellarne alcune norme determinanti.
Ed è proprio l’ex Premier, Matteo Renzi, leader di Italia Viva e tra l’altro uno dei promotori di tale norma a rendere pubblica questa scelta fatto della sua antagonista Schlein.
Così sottolinea Matteo Renzi: “Il Pd promuoverà il referendum della Cgil e dei grillini contro il Jobs Act (Riforma al diritto di lavoro).
La Sinistra, coinvolgendo i Sindacati ha deciso così di “annientare” tale riforma che il “precedente PD” ha voluto, dopo averla spiegata e discussa nei circoli PD e che ha votato sia alla Camera che al Senato e per farlo organizza un referendum. Incredibile ma vero! .
Molti sono coinvolti in tale scelta, un vero elenco degli adepti del Nazareno!
Nella sua veste di direttore del “Riformista”, Renzi pone una domanda: “Ma voi, amici carissimi, come fate a organizzare il referendum contro ciò che voi stessi avete voluto? Vi state facendo un auto-referendum, lo capite? Caro Paolo Gentiloni, Roberta Pinotti, Beatrice Lorenzin, Marianna Madia, Dario Franceschini, Graziano Delrio: vi ricordate che voi eravate in Consiglio dei Ministri in quei giorni? Lasciare questa domanda senza una risposta netta significa assecondare, in tutto e per tutto, l’azione strategica di Maurizio Landini,”
Cgil e PD si sono coesi nel giro di qualche settimana sia sul problema “salario minimo”, sia su uno sciopero nazionale preventivo contro la Legge di Bilancio che ancora è inesistente e ora con grande “enfasi” si associano per un referendum abrogativo del Jobs Act.
Landini in questo momento, dove il PD si è letteralmente perso, ha acquisito un “vero potere” sul partito riuscendo così a gestirlo, indirettamente, indirizzandolo sulle sue necessità e oscurando la già precaria leadership della segretaria Elly Schlein.
Auguri PD!
A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica
