Guardando con fiducia Israele – Speriamo che le testate giornalistiche, a forza di parlarne, non venga il coronavirus. Scrivere quella parola tanto odiata dal mondo lo si fa ad occhi chiusi, se pensiamo alle volte del ripetersi sui tasti della tastiera. Di corona d’orata o di perle ha ben poco questo maledetto virus ed è per questo che la scienza universale sta cercando una soluzione contro il tempo sotto ogni sforzo inimmaginabile.
Da Isreale arrivano buone notizie, a quanto riferisce il Jerusalem Post, nel caso in cui non dovessero esserci intoppi o imprevisti, la panacea contro il Covid-19 (per la quale anche gli Usa sono in una corsa sfrenata) potrebbe essere pronta entro tre settimane e disponibile in appena 90 giorni.

Akunis ha ringraziato il Migal (Galilee Research institute) per questo fondamentale passo avanti: “Sono fiducioso che ci saranno rapidi progressi che ci permetteranno di fornire una risposta necessaria alla grave minaccia globale rappresentata dal coronavirus“.

Il leader del gruppo biotecnologico del Migal ha spiegato in termini scientifici che “il quadro scientifico per il vaccino si basa su un nuovo vettore di espressione proteica, che forma e secerne una proteina solubile chimerica che trasporta l’antigene virale nei tessuti della mucosa mediante endocitosi autoattivata, inducendo l’organismo a formare anticorpi contro il virus”.

E’ un processo cellulare in cui le sostanze vengono introdotte in una cellula circondando il materiale con la membrana cellulare e formando una vescicola contenente materiale ingerito. Il team israeliano ha dimostrato che la vaccinazione orale induce alti livelli di anticorpi specifici ani-Ibv. “Abbiamo deciso di scegliere il coronavirus come modello per il nostro sistema, proprio come una prova di concetto per la nostra tecnologia”.

“Siamo nel mezzo di questo processo – ha aggiunto Katz – e speriamo che tra qualche settimana avremo il vaccino nelle nostre mani. Sì, tra qualche settimana, se tutto funzionasse, avremmo un vaccino per prevenire il coronavirus”. A quel punto, a vaccino pronto, Migal sarebbe responsabile del suo sviluppo. Il vaccino dovrebbe tuttavia passare attraverso un particolare processo regolatorio, studi clinici e produzione su larga scala.

“Data l’urgente necessità globale di un vaccino contro il coronavirus umano, stiamo facendo tutto il possibile per accelerare lo sviluppo – ha detto David Zigdon, CEO di Migal, secondo il quale il vaccino potrebbe “ottenere l’approvazione della sicurezza in 90 giorni”. Si tratterà di un vaccino orale e accessibile al grande pubblico. Zidgon ha concluso il suo intervento con un buon auspicio per il futuro: “In questo momento stiamo discutendo con potenziali partner che possono aiutare ad accelerare la fase di sperimentazione sull’uomo e ad accelerare il completamento dello sviluppo del prodotto finale e le attività normative”.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Jerusalem Post

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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