ADOLFO URSO POLITICO

Il 16 marzo ricorre l’anniversario di un drammatico evento che, nel 1978, gettò lo sconforto nel nostro Paese. Il Presidente della Democrazia Cristiana, onorevole Aldo Moro veniva rapito da un commando delle Brigate Rosse e la sua scorta di 5 uomini barbaramente trucidata. La sequenza drammatica si svolse un pochi minuti: accompagnato verso la vettura di rappresentanza dal maresciallo dei carabinieri Oreste Leonardi, salì su una Fiat 130 berlina non blindata, guidata dall’appuntato dei Carabinieri Domenico Ricci. A seguire l’auto del Presidente quella della scorta, una Alfetta, con all’interno i tre poliziotti Raffaele Iozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi.

Le auto procedevano a velocità abbastanza sostenuta, prima di raggiungere la Camera dei Deputati era prevista l’abituale sosta nella Chiesa di Santa Chiara, ma in via Mario Fani, nel quartiere romano di Monte Mario, un commando delle Brigate rosse bloccò le due automobili, In meno di due minuti furono esplosi oltre novanta colpi di armi automatiche. Più di quaranta andarono a segno, uccidendo i cinque uomini della scorta: Aldo Moro fu trascinato fuori della propria auto e caricato su un’altra vettura. I brigatisti riuscirono a dileguarsi nel traffico.

Alle 10.15, telefonate agli organi di stampa rivendicarono la strage ed il rapimento: “Questa mattina abbiamo rapito il presidente della Democrazia cristiana ed eliminato la sua scorta, le “teste di cuoio” di Cossiga” allora ministro dell’Interno.
Il corso del sequestro fu scandito dalla diffusione di comunicati delle Br accompagnati da drammatiche lettere, da appelli del presidente della Dc, e dalla richiesta delle Br di scarcerare “militanti detenuti” quale prezzo della liberazione del sequestrato.

Con il Comunicato n.9 le Br, dopo aver “registrato” il “chiaro rifiuto della Dc, del governo e dei complici che lo sostengono” allo “scambio di prigionieri politici”, annunciarono: “Concludiamo quindi la battaglia iniziata il 16 marzo eseguendo la sentenza a cui Aldo Moro è stato condannato“.

Alle 14 del 9 maggio, a 55 giorni dal sequestro, il corpo di Aldo Moro venne fatto rinvenire all’interno di una Renault 4 rossa, in via Michelangelo Caetani, a breve distanza dalle sedi della Dc e del Pci. Sulla strage, il sequestro e l’omicidio si aprirono più processi, con l’individuazione e la condanna di esponenti delle Br che, in vario modo, avevano partecipato alla organizzazione e al compimento dei gravissimi delitti.

articolo a cura di Franco Buttaro – Foto Imagoeconomica

scrivi a: [email protected]

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui