A Mosca, dopo una liturgia nel monastero di San Danilo, il Patriarca di Mosca Kirill ha invitato i russi a pregare per il presidente Vladimir Putin e i capi militari e altri “che sono al potere“. Nel suo discorso, trasmesso sul Primo canale della Tv russa poco prima del messaggio alla nazione di Putin, il primate e stretto alleato del Cremlino ha fatto riferimento alle parole del Vangelo sul tradimento: “Chiunque mi rinnegherà davanti alla gente, io riunicerò a lui“, ha detto Kirill che fin da subito ha benedetto la guerra in Ucraina.

In generale, l’intero sermone e’ stato dedicato al “tradimento e alle sue conseguenze”.

Il capo della Chiesa russo-ortodosa ha poi chiesto di pregare per Putin “affinché il Signore rafforzi, illumini, protegga dai peccati e dagli errori e allo stesso tempo ispiri azioni che portino alla protezione della nostra Patria da tutte le minacce esterne, forse anche le piu’ pericolose e terribili“.

Allo stesso tempo, Kirill ha osservato che c’è sempre “chi vorrebbe portare un Paese così ricco e forte nell’orbita della propria influenza”, con riferimento all’odiato “Occidente collettivo“. Secondo il Patriarca, oggi i russi vivono un momento molto difficile. “Così era nell’antichità, così sembra anche ora”, ha detto, “questa missione speciale sta tornando di nuovo e viene posta sulle spalle del nostro popolo“.

A cura di Elisabetta Turci – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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