La Chiesa sta vivendoun momento “difficile”, è “perseguitata da accuse continue” e quindi è il momento di difenderla tutti insieme. E’ questo l’appello di Papa Francesco alla fine del Sinodo dei vescovi sui giovani. Per un mese l’assise si è confrontata sulle questioni più delicate che riguardano le nuove generazioni. Il clima dell’Aula è positivo e il Papa è interrotto spesso dagli applausi. Ma tutto questo non può fare mettere alle spalle il momento complicato che si vive, tra accuse esterne e interne. “È un momento difficile perché l’accusatore – ha detto il Papa riferendosi al demonio – tramite noi attacca la madre e la madre non la si tocca”, ha sottolineato riferendosi alla Chiesa e chiedendo: “Noi tutti dobbiamo difenderla”. Le accuse alla Chiesa diventano “persecuzione”, come accade ai cristiani d’Oriente, ma “c’è un altro tipo di persecuzione, con accuse continue per sporcare la Chiesa. La Chiesa non va sporcata, i figli siamo sporchi tutti”, “i figli siamo peccatori”, “ma la madre no, dobbiamo difenderla tutti, e per questo ho chiesto di pregare il rosario” in questo mese d’ottobre, tutti i giorni, per l’unità della Chiesa.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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