Quello di Cesena – Lucchese è un finale che lascia rammarico. Il pareggio ottenuto dai toscani arrivato nella ripresa dopo la flessione muscolare dei bianconeri, in parte produce rabbia a quel Pierini che anche questa sera, aveva, trovato la via del gol e del vantaggio e faceva nutrire la stessa fiducia di una vittoria netta come contro l’Olbia, dove Viali aveva indovinato la rotta senza trovare onde pericolose.

I padroni di casa, infatti, studiato l’avversario, con le sue varianti differenti ma anche standard ha provato a contagiare la formazione di Carbone sin dai primi minuti di gioco. Non a caso il sorpasso arriva appena dopo otto minuti dopo un’azione veloce dei padroni di casa, mettendo il miglior Pierini nella condizione di mettere a sedere Coletta. Assist di grande fattura di un ritrovato Bortolussi. Ma dal vantaggio in poi qualcosa è mutato fino al termine della prima frazione. La Lucchese inizia a prendere confidenza con il sintetico dell’Orogel Stadium, inizia a correre, ad alzare il proprio baricentro, a metterci sempre il piedino al momento giusto e a impensierire non poco il nuovo arrivato Pittarello che sarà costretto a lasciare il terreno di gioco per uno stiramento muscolare.

L’ingresso di Caturano sbilancerà di fatto la mediana, fino al punto che Bortolussi scompare e la difesa a copertura di Nardi avrà il suo bel da fare per non subire il pari. Insomma i primi 45 minuti terminano con il momentaneo vantaggio dei cesenati, ma con tanta sofferenza e nodi alla gola da sciogliere nella ripresa. Non è un bel Cesena.
Si torna in campo, ma non cambia nulla. E’ sempre la Lucchese a creare, ad incidere negli ultimi metri con Viali costretto a cambiare. Però questa volta, la medicina non funziona e la sua scienza calcistica non viene ripagata in campo, anzi pare deludente, fino al punto che nonostante il miracolo di Nardi che para il rigore a Semprini, sulla ribattuta Belloni la mette nel sacco come sono capace di fare i servizi segreti. Dopo l’1-1 il blackout con le quarte che si avvicinano e le prime che si allontano sempre di più.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Luigi Rega

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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