FRANCESCO ROCCA PRESIDENTE CROCE ROSSA

La Protezione civile intende affidare ai governatori delle Regioni il coordinamento dell’assistenza ai rifugiati in arrivo dall’Ucraina, ma i presidenti di Regione e Province autonome chiedono il coinvolgimento dell’esercito per gestire l’accoglienza.

Secondo i dai del ministero dell’Interno attualmente sono 9.058 i cittadini ucraini entrati in Italia dall’inizio del conflitto fino alle ore 8 di questa mattina.

La bozza prevede l’istituzione di un comitato per assicurare il più efficace raccordo tra i diversi livelli operativi. I Presidenti delle Regioni, nominati Commissari delegati, e i Presidenti delle Province autonome di Trento e di Bolzano, dovranno coordinare l’organizzazione del concorso dei rispettivi sistemi territoriali di protezione civile negli interventi e nelle attività di soccorso ed assistenza alla popolazione proveniente dall’Ucraina.

In particolare “dovranno provvedere alla definizione della logistica per il trasporto di persone, anche attrezzando speciali mezzi, idonei alle diverse condizioni personali rilevate, limitatamente al territorio di competenza. Devono provvedere e reperire le soluzioni urgenti di alloggiamento ed assistenza temporanee, all’assistenza sanitaria nei riguardi di persone bisognose di tali interventi ed all’assistenza immediata degli ingressi nelle regioni di confine”.

“Le Prefetture – Uffici territoriali del governo – nel caso di indisponibilità dei posti nei centri, ovvero in caso di massiccio afflusso o di particolari criticità numeriche conclamate o previste, possono provvedere al reperimento di idonee strutture ricettive”.

Fino al 31 marzo 2022, le persone che provengono dall’Ucraina, per raggiungere le strutture di cura e o assistenza sanitarie, il domicilio o altro luogo di accoglienza, nonché accedere alle strutture ricettive messe a loro disposizione, avranno l’obbligo di essersi sottoposti, nelle settantadue ore antecedenti, a un test molecolare effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo, ovvero nelle quarantotto ore antecedenti a un test antigenico effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo. Infine, a queste persone verrà inoltre consentito l’ingresso per motivi di lavoro in deroga alle quote massime.

“Ancora una volta il sistema delle Regioni- in un’ottica di collaborazione istituzionale – è pronto a fare la propria parte per far fronte alla nuova emergenza collegata all’accoglienza dei profughi provenienti dall’Ucraina. Lo abbiamo confermato oggi nella riunione della Conferenza delle Regioni e nel confronto che abbiamo avuto con il Capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, sulla prossima ordinanza di Protezione civile che vedrà i Presidenti delle Regioni nel ruolo di Commissari”.
Lo ha dichiarato il Presidente Massimiliano Fedriga, al termine della Conferenza delle Regioni.

“Rispetto all’ordinanza che sta per essere emanata abbiamo chiesto un approfondimento ulteriore, tecnico e politico, sulla parte della gestione della prevenzione e dell’assistenza sanitaria, a partire dalle vaccinazioni e dai tamponi. Sulla governance abbiamo poi formulato alcune proposte migliorative del testo. In termini più generali – ha aggiunto Fedriga -abbiamo sollevato una questione centrale: l’esigenza di dar vita ad un sistema organizzativo alle nostre frontiere anche con il coinvolgimento del ministero della difesa e l’ausilio delle forze armate”.

A cura di Elena Giulianelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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