Perché l’Inghilterra è e sarà sempre casa sua“, avrebbero detto gli avvocati del principe Harry che, intenzionato a tornare in Inghilterra, chiede di avere la scorta perché lì, senza, non si sentirebbe al sicuro.

Come aveva anticipato, a metà gennaio, il periodico britannico, Mail on Sunday, nell’estate del 2021 al principe, dopo le sue dimissioni da membro della famiglia reale, era stata tolta la protezione di Scotland Yard.

A quanto riportato dal quotidiano The Guardian, gli avvocati dei Sussex, dopo la decisione di Harry e Meghan di fare un viaggio in Inghilterra, avevano inviato al Ministero dell’Interno una lettera nella quale avvisavano che sarebbero passati alle vie legali qualora ai duchi non fosse stata fornita una scorta continua della polizia, durante la loro visita in UK. Il giornale sottolinea che Harry sarebbe ben disposto a pagare di tasca propria pur di garantire l’incolumità alla propria famiglia. E che non vorrebbe più trovarsi nella situazione di essere assaltato dai paparazzi, come capitò in occasione dell’inaugurazione della statua dedicata alla madre, la principessa Diana. Prima occasione ufficiale, per lui, senza la scorta.

Sempre attenendosi alle ricostruzioni del Guardian, ora sarebbe formalmente cominciato lo scontro, davanti alla Royal Courts of Justice, tra il Ministero dell’Interno e i legali dei Sussex che avrebbero detto: “La richiesta di Harry testimonia che lui non si sente al sicuro nel Regno Unito. È naturale che il principe voglia tornare in Inghilterra per vedere la famiglia e gli amici, oltre che per sostenere gli enti benefici che gli stanno a cuore. D’altronde, questa è e sarà sempre casa sua”. L’ opposizione delle autorità britanniche però sarebbe ferma, dato lo “status eccezionale” del duca.

Al momento, sembrerebbe che la scorta verrà concessa in base ai motivi e alle funzioni che muoveranno Harry e che la protezione di Scotland Yard, quindi, non gli sarà garantita a prescindere. Ma è quella che il principe vorrebbe perché consapevole che i suoi bodyguard non possono avere accesso alle informazioni dell’intelligence britannica, necessarie per garantire la sicurezza a lui, Meghan e i figli, Archie e Lilibet.

L’Alta Corte, dopo aver ascoltato i testimoni, emetterà il verdetto.

A cura di Stefano Severini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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