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Come spesso accade in questo paese diventato cieco sulle regole educative dei figli da parte delle famiglie alle prese con i molteplici problemi giornalieri, alcuni fino al punto della stessa sopravvivenza, accadono fatti che sono inspiegabili e il loro debordare sono frutto di droghe, di isolamento, di connessioni virtuali con gli smartphone.

La mente si abitua ad essere amorfa e la solitudine aleggia fino alla depressione, fino a quell’istante che possiamo considerare uno stato di incoscienza o trasversalmente di bullismo, di primeggiare.

Sono molteplici la manifestazioni, dall’autolesionismo, alla violenza, alle lotte tra bande, ai femminicidi, al voler superare ostacoli pericolosi come l’attraversamento dei binari con i treni in transito. I giovani poi, non leggono più e tantomeno studiano sempre meno, piuttosto sono in grado di assumere attaggiamenti riprovevoli nei confronti del loro insegnanti, aggredendoli.

Poi ci sono i casi eclatanti come i figli di Grillo e La Russa che lasciano alla società ferite aperte perché primogeniti di chi fa politica, di chi vorrebbe cambiare l’Italia con leggi forti, importanti. Certo le responsabilità non sono da accreditare ai famosi padri sicuramente ignari di beceri comportamenti da parte dei loro ragazzi, ma una polvere sottile rimane pur sempre nell’aria, che chiede risposte e verità!

La speranza è quella che tra i tanti giovani si ritrovi l’armonia dell’appartenere, dell’essere al costo di riattivare il servizio militare che ha formato tanti pivelli e li ha fatti crescere con regole certe. Ma le basi universali del mondo antico e moderno sono sempre tre: famiglia, scuole e oratori!

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Imagoeconomica

 

 

Il Direttore Editoriale Carlo Costantini

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