I contagi tornano a salire dopo un mese abbondante di curva in discesa. Secondo il report settimanale prodotto dalla Fondazione Gimbe il salto è dell’1,5 %, (279.555 vs 275.376). Continuano a diminuire i decessi (1.201 vs 1.488) e le persone in in isolamento domiciliare (1.002.153 vs 1.062.066).

Secondo Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione: “Il recente incremento dei nuovi casi consegue verosimilmente all’interazione di vari fattori: rilassamento della popolazione, diffusione della più contagiosa variante Omicron BA.2, persistenza di basse temperature che costringono ad attività al chiuso, verosimile calo della protezione vaccinale nei confronti dell’infezione dopo qualche mese dalla dose booster.

In ogni caso, al di là delle motivazioni, i dati dimostrano che la circolazione del virus è ancora molto elevata: quasi 40 mila nuovi casi al giorno, oltre 1 milione di positivi e un tasso di positività dei tamponi all’11,4%. Indipendentemente dalla scadenza dello stato di emergenza, è pura follia pensare di abbandonare l’utilizzo delle mascherine al chiuso, fondamentali per contenere il più possibile la trasmissione del contagio, vista anche la limitata efficacia del vaccino nel ridurre il rischio di infezione”.

Nella settimana 2-8 marzo si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi in 12 Regioni e una riduzione in 9: dal +37,4% dell’Umbria al -12,7% del Lazio. In quasi metà delle Province (49) si registra un incremento percentuale dei nuovi casi rispetto alla settimana precedente. Salgono da 42 a 48 le Province con incidenza superiore a 500 casi per 100.000 abitanti.

Il numero dei tamponi totali scende ulteriormente da 2.885.324 della settimana 23 febbraio 2022-1 marzo 2022 a 2.632.634 della settimana 2-8 marzo 2022(-8,8%). In particolare i tamponi rapidi si sono ridotti dell’8,1% (-174.500) e quelli molecolari del 10,7% (-78.190).

“Si conferma un’ulteriore riduzione degli ingressi giornalieri in terapia intensiva – puntualizza Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione GIMBE – la cui media mobile a 7 giorni scende a 43 ingressi/die rispetto ai 54 della settimana precedente” e, circa i decessi, anche per loro si registra una diminuzione: 1.201 negli ultimi 7 giorni (di cui 95 riferiti a periodi precedenti), con una media di 172 al giorno rispetto ai 213 della settimana precedente.

Al 9 marzo l’85,5% della popolazione (n. 50.658.027) ha ricevuto almeno una dose di vaccino e l’83,6% (n. 49.534.941) ha completato il ciclo vaccinale. Ma sono ancora in calo nell’ultima settimana il numero di somministrazioni: si riducono del 32,8% le terze dosi e del 24,5% i nuovi vaccinati.

Le coperture con almeno una dose di vaccino sono molto variabili nelle diverse fasce d’età (dal 99,3% degli over 80 al 37,1% della fascia 5-11), così come sul fronte dei richiami, che negli over 80 hanno raggiunto l’88,5%, nella fascia 70-79 l’87,2% e in quella 60-69 anni l’83,7% .

Nuovi vaccinati: anche qui si registra un ulteriore calo dei nuovi vaccinati: 29.474 rispetto ai 39.036 della settimana precedente (-24,5%). Nonostante l’obbligo vaccinale e l’obbligo di green pass rafforzato sui luoghi di lavoro, tra gli over 50 il numero di nuovi vaccinati scende ancora, attestandosi a quota 9.682 (-11,5% rispetto alla settimana precedente)

Dal 28 febbraio sono state somministrate 11.595 dosi vaccino Novavax, di cui il 59,2% in persone over 50, la maggior parte delle quali in età lavorativa. “La speranza – commenta Cartabellotta – che questo vaccino, basato su una tecnologia più tradizionale rispetto agli innovativi vaccini a mRNA, potesse convincere gli indecisi è stata disattesa. Purtroppo, sul fronte dei nuovi vaccinati nessun boom”.

A cura di Elena Mambelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui