Ben Wallace

Iniziano a circolare anche nel Regno Unito ipotesi di riesumare la leva militare (abolita sull’isola fin dal 1960 a favore d’un modello di esercito professionale), sullo sfondo dei venti di guerra alimentati in Europa dall’invasione russa dell’Ucraina. Ad auspicarlo, seppure per ora in assenza di alcuna proposta di legge concreta, è stato il ministro della Difesa in persona, Ben Wallace, ex ufficiale di carriera, in un botta e risposta formale con alcuni giornalisti a margine di un incontro col collega svedese Pol Jonson, dedicato oggi a ribadire il pieno sostegno britannico all’integrazione nella Nato di Svezia e Finlandia.

Evocando il tradizionale modello della coscrizione obbligatoria adottato in Paesi relativamente poco popolati come quelli scandinavi, il ministro conservatore ha detto: “Credo che siamo tutti invidiosi delle riserve di cui dispongono sia la Svezia sia la Finlandia” in seno alle rispettive forze armate, evidenziando “l’importanza dei riservisti” di fronte alle esigenze degli eserciti moderni di potersi servire in caso di bisogno di “specialisti” in grado di operare ad esempio nella “cyber-guerra”. Poi, pur ammettendo la specificità dei modelli scandinavi e le differenze rispetto ad altri Paesi alleati, ha aggiunto: “Io penso che tutti dobbiamo trarre lezione dall’Ucraina per lavorare sulla nostra resilienza, in parte legata alle riserve”. Per questo – ha concluso Wallace – “mi piacerebbe avere un modello come quello” del servizio di leva in vigore in Svezia e Finlandia.

A cura di Stefano Severini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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