Non è solo una diceria: fumare riduce l’apporto calorico, mediamente di 152 calorie “a pasto”, agendo direttamente sull’ormone dell’appetito, la grelina.

Questo naturalmente spiega per quale motivo smettere di fumare è spesso associato ad un aumento di peso.

La ricerca che ha confermato l’attendibilità di questo meccanismo è stata presentata al congresso internazionale della European Respiratory Society (ERS) ed è stata condotta da Konstantina Zachari della università Harokopio di Atene.

Lo studio ha coinvolto 14 fumatori, che potevano mangiare liberamente ad un ricco buffet in due distinte giornate: nella prima dovevano astenersi dal fumo, nella seconda potevano fumare. I ricercatori hanno così riscontrato un effetto immediato della sigaretta sull’introito calorico, con una riduzione di 152 calorie ingerite.

Ad ogni modo, sono ancora pochi gli studi che abbiano indagato in merito al nesso metabolico e/o psicologico tra fumo e controllo appetito, con conseguente controllo del peso.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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