Vladimir Zarubin è nato il 7 agosto 1925 nel villaggio di Andriyanovka, nella regione di Orel. 
E’ considerato il più grande disegnatore di biglietti augurali della Russia.
Durante gli anni della 2da guerra mondiale, Zarubin visse con i suoi genitori a Lisichansk, in Ucraina.
Dopo la presa della città da parte dei tedeschi, fu portato in Germania e lavorò in un campo di lavoro di prigionieri nella Ruhr, dove subì crudeltà, prepotenza, fame e paura della morte.
Pochi anni dopo, la città fu liberata dalle truppe americane e Vladimir Zarubin si trasferì nella zona di occupazione russa, dove prestò servizio nell’esercito per diversi anni.
Anche se amava la boxe e il tiro a segno, il suo “hobby” era il disegno e così iniziò la sua carriera.
Dalle sue note biografiche: “Fin dall’infanzia ho amato molto gli animali e gli uccelli. E ora c’è una mangiatoia con lo strutto sul balcone. Al mattino è arrivato un picchio… Per quanto ricordo, il mio primo disegno nella mia vita è legato agli animali e con… un sorriso: un cavallo corre e le “mele” cadono da sotto la sua coda. Allora avevo cinque anni, quindi questo disegno è passato di mano in mano in tutto il villaggio. Nello stesso luogo, in una casa rurale, mi unii per la prima volta all’arte. Mio padre ha portato molti libri sulla pittura e aveva una buona collezione di cartoline, cinquemila copie!”
Nel 1949 Vladimir Ivanovich iniziò la sua carriera di artista: lavorò presso il Ministero dell’industria del carbone, poi in una fabbrica.
Nel 1956 entrò al liceo serale di Mosca, parallelamente ai suoi studi, frequentando corsi di animatori presso lo studio cinematografico Soyuzmultfilm.
Dalla sua penna sono uscite immagini di personaggi di circa 100 cartoni animati, tra cui i suoi preferiti: “Aspetta solo”, “Mowgli”, “Sulle orme dei musicanti di Brema”, “Il segreto del terzo pianeta ” e molti altri. Infatti dal 1957, Zarubin lavorò come animatore presso Soyuzmultfilm, prendendo parte alla creazione di un centinaio di film d’animazione, dando tutto se stesso per dare il meglio nella realizzazione delle sue opere
.
Nel 1973 ricevette il titolo di vincitore del concorso socialista in studio e purtroppo per lui “il primo infarto” che causò un rallentamento nel suo lavoro dato che il suo compito non era solo disegnare ma era impegnato nella produzione, abiti, siti e quant’altro legato al “progetto” da realizzare, tanto che il suo entusiasmo spesso veniva contrastato da intrighi e divergenze anche politiche.
Solo alla fine degli anni ’70, Zarubin fu ammesso all’Unione dei Cineasti dell’URSS, ma fu spesso definito il miglior animatore del paese.
Parallelamente all’animazione, Vladimir Zarubin lavorò, con particolari riconoscimenti, nel settore delle miniature postali, dove manifestò il massimo del suo talento, impegnandosi nella creazione di cartoline, di biglietti di auguri, disegni e calendari.
La sua prima cartolina è stata emessa nel 1962.
Lui stesso credeva di aver iniziato a creare le cartoline tardi rispetto alle richieste del tempo e scrisse ad un amico: “Sai, volevo trovare uno sbocco, perché il lavoro di un animatore è estenuante, nervoso. Quindi ho provato la mia mano all’inizio in “Crocodile”, “Kid”, “Izogiz“.
La prima cartolina è stata curata da Yuri Ryakhovsky. Mi ha aiutato a ritrovarmi nell’orario della posta. E gli animaletti – cuccioli di orso, lepri, ricci, ma anche gnomi e altri eroi – sono miei, solo miei. Sono davvero riconoscibili, hanno il loro volto unico. Proprio per questa loro originalità, ho avuto difficoltà a farli accettare nei Consigli artistici. Guardavano uno schizzo e cominciavano a smontarlo da posizioni realiste socialiste con frasi come – Dove hai visto un cane che cammina su due zampe? –  oppure – Che tipo di orso griderebbe “Ay” nella foresta? – Come puoi spiegarlo? – oppure su una cartolina, in cui avevo disegnato un riccio con gli stivali il Consiglio artistico ha voluto che gli togliessi le scarpe e ho dovuto ridisegnare il bozzetto. Ho rifatto la cartolina, ma mi è dispiaciuto per il riccio: credi sia facile essere scalzi nella neve di marzo? Quindi gli ho alzato una zampa, per non congelare. Già negli anni precedenti, molte delle mie cartoline sono state oggetto di aspre critiche da parte del Consiglio artistico! 
 
Molti anni dopo, Zarubin lasciò lo studio e iniziò a lavorare a casa. «È bello ovviamente capire che le persone non disprezzano il mio lavoro. Mi scrivono, mi chiedono di disegnare di più e alcuni mi suggeriscono anche le trame. Aiuta, ma solo moralmente. È difficile per me lavorare sugli ordini. Invento tutto da solo. Anche se mi ammalo, mi sdraio e penso a nuove immagini che poi tratteggio e dopo tutto passa molto velocemente sulla carta. A volte ridisegno le trame perché non mi soddisfano nell’insieme e mi impegno nuovamente ad aggiungere, togliere i dettagli fino a rendere una piccola favola in una cartolina.” 
All’inizio degli anni ’90 l’artista iniziò a collaborare costantemente con una piccola casa editrice, cresciuta,  grazie al lavoro di Zarubin, ma presto l’editore ha iniziò a ritardare il pagamento dei lavori ricevuti, per poi smettere del tutto di pagare, anche se continuava a chiedergli nuovi disegni.
Il 21 giugno 1996, Vladimir Ivanovich fu informato per telefono che “la società era fallita” e poche ore dopo anche l’artista non c’era più.
In Russia ancora oggi si afferma che tutti i Russi almeno una volta hanno ricevuto un biglietto augurale disegnato da Zarubin!
Editorialista Pier Luigi Cignoli

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