Kristalina Georgieva, Direttrice Fondo Monetario Internazionale FMI

I governi dovrebbero considerare tasse più alte sui ricchi per pagare i conti del Covid. Lo afferma il Fmi, secondo il quale i Paesi dovrebbero considerare “un contributo temporaneo alla ripresa dal Covid” da far pagare ai redditi più alti. Questo aiuterebbe a ridurre le disuguaglianze e “aumenterebbe la probabilità di una mobilità intergenerazionale” considerato che i giovani sono quelli che stanno pagando il prezzo più alto del Covid.

Il controllo del virus può portare 1.000 miliardi entrate fiscali
“Fino a quando la pandemia non sarà sotto controllo, la politica di bilancio deve continuare a dare sostegno e restare flessibile”, dice il Fondo monetario internazionale nel Fiscal Monitor, sottolineando che quando la ripresa economica sarà invece saldamente ancorata l’obiettivo della politica di bilancio sarà quello di promuovere un’economia “verde e più equa”.

“Se la pandemia è sotto controllo con le vaccinazioni” si assisterà a una “crescita economica più forte che renderà più di 1.000 miliardi di dollari di ulteriori entrate fiscali nelle economie avanzate entro il 2025”, osserva Vitor Gaspar, responsabile del Fiscal Monitor.

Il debito pubblico mondiale sale, vaccini miglior investimento
Il debito pubblico a livello mondiale è salito a livelli record ma è stato il risultato delle misure eccezionali di stimolo messe in campo dai governi per evitare il peggio. Lo dice Gaspar, ritenendo i vaccini il “miglior investimento possibile”. “Il debito pubblico mondiale è salito a quasi il 97% del Pil alla fine del 2020 e dovrebbe mantenersi appena sotto il 100% nel medio termine.

La disoccupazione e l’estrema povertà sono aumentate significativamente. La pandemia rischia quindi di lasciare cicatrici profonde”, avverte. Georgieva: c’é luce in fondo al tunnel, ma rischio cicatrici “C’è una luce in fondo al tunnel. Dopo la peggiore recessione dalla Seconda Guerra Mondiale, la ripresa è in corso”. Ma “anche se c’è una luce, la crisi continua a gettare ombre”, quali una ripresa “pericolosamente” a più velocità, un’elevata incertezza e il rischio di cicatrici economiche. Lo afferma il direttore generale del Fmi, Kristalina Georgieva, invitando i governi ad agire per concedere a tutti una possibilità.

I governi, prosegue, dovrebbero spingere sugli investimenti pubblici “per assicurare che tutti possano beneficiare della storica trasformazione delle economie. Per sbloccare questo potenziale i Paesi avranno bisogno di spendere in modo efficiente e di aver sufficienti entrate fiscali. In molti casi questo significherà una tassazione progressiva e un accordo internazionale su temi come la minimum tax per le aziende”.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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