Dopo la partecipazione al Festival di Sanremo, continua il momento felice per Malika Ayane, è uscito infatti da pochi giorni il suo nuovo album dal titolo “Malifesto“.
“Sono molto contenta del mio terzo album. Questo progetto – commenta la cantautrice nel corso della conferenza stampa di presentazione – ha sicuramente preso qualcosa dai precedenti, dal primo, Naif, il bisogno raccontare la vita, dal secondo, Domino, ha preso il bisogno di osservare.
L’ho costruito con molte persone, come Dimartino e Colapesce, tra gli altri.
E’ il primo realizzato totalmente in Italia, dopo le esperienze londinesi, con una produzione italiana. Il lavoro di produzione è stato perfetto per quello che volevo realizzare, siamo un gruppo di italiani che può ispirarsi dall’estero senza perdere le radici. Questo presente, che racconto nell’album, è molto diverso da quelli che ho raccontato precedentemente. Non ho voluto trattare l’argomento come una cosa unicamente da subire, ma un periodo in cui condurre le nostre vite, qualsiasi cosa succeda.
La Malika di ieri è fondamentale per quello che oggi sono.
Il titolo nasce perché, trattandosi di una serie di emozioni raccontata per “istanti”, e Malika manifesta emozioni, da li ho giocato con il nome ed è uscito Malifesto”.
In effetti l’album (composto da 10 brani) crea da “Malika” e “Mlifesto” una fusione azzeccata, rappresentando la metamorfosi dell’artista attraverso i testi improntati principalmente sulla vita e sul cambiamento.
“La lezione più bella che ho imparato in questi anni – prosegue Malika Ayane – è che non ci sono regole per il successo di un disco, stavo pensando a un disco ascoltabile sia in auto che in appartamento, non volevo fosse troppo limitato ad un contesto orario della giornata”.
Infine un pensiero sulla possibilità di ripresa dei concerti live, muniti di patentino: “Si, può essere una buona scelta, spero avvenga al più presto”.
articolo e foto a cura di Franco Buttaro
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