Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, non ha dubbi sui furbetti di Natale, secondo il suo parere è necessario perseguire penalmente coloro che decideranno di non rispettare le regole indicate dal nuovo DPCM per le festività.

Il coordinatore del CTS, l’organo a cui il Governo si è affidato per la gestione della crisi sanitaria, ritiene ci sia il rischio per cui “il meccanismo emulativo” che potrebbe crearsi prima e dopo le feste possa avere delle conseguenze drammatiche. Immagina, infatti, che ci saranno “furbetti” che proveranno ad aggirare le regole, specialmente quelle previste per gli spostamenti, così da passare le feste in compagnia di amici e parenti. Il timore di Miozzo è che questi possano innescare un processo dove anche le altre persone si chiederanno il perché “non farlo se qualcuno lo fa” e che di conseguenza ci sarà una trasgressione generalizzata di quanto indicato nel nuovo decreto.

Questo processo si potrà fermare solamente con un duro piano di controlli (già annunciato dal Viminale), ma anche con l’applicazione ferrea delle norme. A tal proposito, Miozzo ha dichiarato di sperare nell’attuazione rigida di diritto e pene: un’applicazione che comporterebbe non solo una multa per i furbetti del Natale, ma anche una vera e propria denuncia penale.

Denuncia penale per i furbetti del Natale: quali rischi?
Nel dettaglio, Miozzo ritiene che la multa per chi trasgredisce le norme anti Covid, ad esempio quelle previste dal nuovo DPCM con le quali verranno limitati gli spostamenti nel periodo natalizio, non sia sufficiente. Ricordiamo che si tratta di una sanzione che va dai 400,00€ ai 1.000,00€ di importo; tuttavia, con la sola pena pecuniaria c’è il rischio – sempre secondo il coordinatore del CTS – che passi il messaggio per cui “si tratta di una sorta di multa per divieto di sosta”.

A cura di Elena Giulianelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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