Un anno fa il mondo si aspettava la caduta di Kiev. E invece Kiev resta forte, fiera, orgogliosa. E soprattutto resta libera”. Così il presidente Usa Joe Biden ha aperto il suo discorso dal Castello di Varsavia, a soli tre giorni dall’anniversario della guerra in Ucraina: era l’alba del 24 febbraio 2022 quando Putin lanciava la sua “speciale operazione militare”.

Biden ha parlato per 21 minuti, davanti a migliaia di persone che sventolavano bandiere americane, polacche e ucraine, rimarcando l’impegno degli Alleati nello stare vicini all’Ucraina.  La “brutale aggressione” russa, ha detto, ha messo alla prova non solo Kiev, ma “tutto il mondo, l’America, la Nato, le democrazie”.

Il Cremlino “pensava che ci saremmo arresi” e invece “la Nato oggi è più unita che mai. Le democrazie del mondo si sono rafforzate, non indebolite“. Dopo un anno dall’inizio della guerra, Putin – “affamato di territori e di potere” – “dubita ancora che la Nato possa restare unita. Ma la Nato non si dividerà e noi non ci stancheremo”.

Poi l’affondo, nello stesso giorno in cui anche il capo del Cremlino ha parlato alla Nazione: “l’Occidente non voleva attaccare la Russia come ha detto Putin oggi, i nostri nemici non sono milioni di russi che vogliono vivere in pace con i loro vicini“. La guerra, ha aggiunto Biden, “è una scelta di Putin” e “gli Stati Uniti e i loro alleati annunceranno nuove sanzioni contro la Russia questa settimana“.

A cura di Elisabetta Turci – Foto ImagoEconomica 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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