E’ arrivato il via libera da parte della Commissione europea sull’estensione, per un ulteriore periodo di sei mesi, dei controlli alle frontiere di 5 paesi dell’area Schengen.

Nello specifico si tratta di Austria (al confine con la Slovenia e con l’Ungheria), Germania (al confine con l’Austria), Danimarca (al confine con la Germania), Svezia (nei porti della Police Region South e al ponte Oresund) e Norvegia (nei porti collegati con Danimarca, Svezia e Germania).

Tale decisione, “in linea con il codice delle frontiere Schengen”, è motivata dal fatto che “nonostante i progressi fatti dalla Grecia” nella gestione dei flussi, “non tutte le carenze identificate sono state risolte alla scadenza dei tre mesi” fissati. La Commissione conferma comunque il suo obiettivo di ritornare “a un funzionamento normale dell’area Schengen” e di “eliminare tutti i controlli ai confini interni” entro la fine del 2016.

Intanto, Matteo Renzi, sostiene che la sitauzione al Brennero sia pura propaganda. “Ciò che abbiamo visto dall’altro lato del Brennero è puro esercizio di propaganda”, ma “si tratta di una operazione pericolosa, perché gioca con la paura” e “paradossalmente” si rischia di rafforzare “quelli che sono più bravi ad agitare gli spettri del passato”.

“La chiusura del Brennero – ha proseguito Renzi alla Camera – è poco più che una provocazione che attiene al dibattito da campagna elettorale in Austria. Ma il nostro intendimento è quello di una collaborazione proficua con il governo austriaco. Abbiamo sottolineato in sede europea che se la chiusura diventasse un fatto attenderemo reazioni: il tempo della propaganda non è infinito e auspichiamo che l’Austria e l’Europa accettino il ‘migration compact’ proposto dall’Italia”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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