Uno dei due obiettivi sul contenimento del riscaldamento globale – quello meno ambizioso – è ancora a portata di mano per gli esseri umani, a patto che gli impegni climatici avanzati nell’ultima Conferenza sul clima siano rispettati da tutti i paesi in alleanza. In base a uno studio pubblicato su Nature, il primo ad analizzare le promesse sui tagli alle emissioni formulate alla COP26 di Glasgow, è ancora possibile limitare il rialzo delle temperature sotto alla soglia dei +2 °C rispetto all’era pre-industriale, un proposito che finora sembrava irrealizzabile.

SIAMO OTTIMISTI… Ciò però accadrà soltanto nello scenario più roseo, quello in cui i leader politici mantengano non solo gli impegni di riduzione dei gas serra presi per il 2030, ma anche quelli ben più aggressivi per arrivare a emissioni nette zero (CO2 emessa uguale a CO2 sequestrata o compensata) entro la metà del secolo. Se tutti i pezzi del puzzle si incastrassero correttamente, il picco massimo di aumento delle temperature prima di vedere gli effetti concreti del taglio delle emissioni si attesterebbe attorno ai +1,9 °C.

Tuttavia – avvertono gli autori dello studio, coordinato da Malte Meinshausen dell’Università di Melbourne – le politiche per attuare queste promesse non si vedono ancora all’orizzonte.

A cura di Elena Mambelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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