SILVIO BERLUSCONI

Quando ho saputo della morte di Silvio Berlusconi mi sono ricordato un episodio, legato alla mia precedente professione, che ancora oggi è impresso nella mente. Ho avuto il piacere di conoscere personalmente il Presidente negli anni ‘90, era la prima volta che lo vedevo e subito mi colpí. Il Milan venne a giocare a Cesena.

L’occasione, se non ricordo male, fu una partita di campionato o forse un’amichevole. Nel primo pomeriggio della domenica, con il collega Silverio “Daniele” Sarandrea, entrambi in servizio al Commissariato cesenate, scortammo il pullman della squadra rossonera dall’hotel Città di Forlì, dove erano alloggiati i giocatori, allo stadio Dino Manuzzi di Cesena. Al termine della partita, che vide il Milan vincitore, percorrendo la via Emilia, effettuammo la staffetta all’auto del Presidente Silvio Berlusconi, diretti all’aeroporto di Forlì. Con lui vi erano alcuni giocatori, tra i quali Paolo Maldini. Arrivammo sulla pista di atterraggio dove li attendeva un jet privato pronto al decollo per la Sardegna.

Berlusconi, scese velocemente dalla sua auto e si avvicinò alla nostra pattuglia, creando in me una certa “apprensione”. Con meraviglia, dopo le strette di mano e i soliti convenevoli, ci disse: “Ieri sera ero a cena con il vostro “capo” (intendendo il ministro dell’Interno)”.

Io, sorridendo, ma con il piglio da sindacalista, risposi di getto: “Gli ha chiesto un aumento per i nostri miseri stipendi?”. Ricordo con piacere che il Cavaliere si attardò in nostra compagnia, tra un’aneddoto e una barzelletta, come nel suo stile, scherzando da pari a pari. Sono convinto attratto anche dalla simpatia esuberante del collega Sarandrea, all’epoca chiamato da tutti coloro che lo conoscevano bene “Ciccio Bello”. Il siparietto terminò quando il Comandante dell’aeromobile ricevette l’ok al decollo da parte della torre di controllo.

Berlusconi ci colpí ulteriormente perché, prima di imbarcarsi, chiamò la sua segretaria personale e le disse di annotare i nostri nominativi così da invitarci in un programma delle sue reti televisive. A parer mio aveva intravisto del potenziale interessante nel mio partner, che sicuramente avrebbe potuto lanciare nel mondo dello spettacolo. All’epoca era molto seguita la serie televisiva, trasmessa da Italia 1, “I ragazzi della 3^ C”. L’assistente Sarandrea aveva le stesse sembianze di Fabrizio Bracconeri (componente della classe protagonista sul piccolo schermo) e, pur non essendo un personaggio televisivo e/o attore lo batteva, istintivamente e senza alcun dubbio, in comicità.

Gli inviti, come preventivato, anche se non ricordo in quale trasmissione di Rete 4, arrivarono ai primi di novembre. Entrambi però dovemmo rinunciare per problemi legati alla nostra professione e a causa della nebbia fitta che quel giorno ci avrebbe tormentato fino a Milano 2. Comunque sia, anche se per un tempo limitatato, abbiamo avuto il piacere di conoscere personalmente il Presidente del Milan (genio del pallone), Presidente di Mediaset (re dell’etere) e futuro Presidente del Consiglio (padre del centro-destra).

COMPLEANNO SILVIO BERLUSCONI, LA SORPRESA DELLA COMPAGNA MARTA FASCINA

Grazie eterno Silvio, per quanto mi riguarda, il nostro pur breve incontro è stato più che piacevole. Riposa in pace e mi raccomando realizza la tua barzelletta sull’aldilà!

Il vice direttore Ugo Vandelli  – Foto Imagoeconomica

Il Vice Direttore Ugo Vandelli

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