Un lungo, fragoroso e commosso applauso ha accolto a Somma Vesuviana l’arrivo della salma del vice brigadiere Mario Cerciello Rega, ucciso a Roma nella notte tra il 25 e il 26 luglio. Ad attendere il feretro, avvolto nel Tricolore, centinaia di persone che, in un silenzio rotto solo dal rintocco delle campane, hanno seguito il picchetto d’onore che ha anticipato l’ingresso della bara all’interno della chiesa francescana di Santa Croce di Santa Maria del Corso.

Lo stesso passo del Vangelo letto il giorno del matrimonio
Rosa Maria, la vedova di Mario, ha voluto che fosse letto lo stesso passo del Vangelo del loro matrimonio, avvenuto nella stessa chiesa a Somma Vesuviana un mese e mezzo fa. Si tratta del passaggio del Vangelo di Matteo in cui Gesù definisce i suoi discepoli il sale della terra e la luce del mondo.

“Oggi non avremmo voluto essere in questa Chiesa in cui alcuni di voi, poche settimane fa, sono stati riuniti da Mario e Maria Rosaria per celebrare nella gioia il grande mistero dell’amore – dice nell’omelia Santo Marcianò, arcivescovo ordinario militare per l’Italia – Un mistero che ci parla ancora in modo commovente anche attraverso il Vangelo che tu, Maria Rosaria, hai voluto si rileggesse oggi, perché aveva toccato le corde del vostro cuore nel giorno del matrimonio. Era la festa di S. Antonio e Mario – sappiamo – aveva scelto quella data per sentire ancora più vicino suo padre Antonio dal cielo. Oggi Mario ci chiama nuovamente, questa volta lui dal cielo, e noi, che ancora facciamo fatica a crederci, siamo riuniti da un dolore improvviso, straziante, che sentiamo ingiusto”.

Il vescovo: i politici imparino il senso dello Stato da Mario “Non è nostro compito dire se servano leggi più rigide o soltanto leggi più giuste, ma una cosa osiamo chiedervela: “Metteteci il cuore!”. Così l’arcivescovo Marcianò, nel corso dell’omelia. “Fate anche voi – ha sottolineato, rivolgendosi ai rappresentanti delle istituzioni- della vita degli altri il senso della vostra vita, consapevoli che quanto operate o non operate è rivolto a uomini concreti: a cittadini e stranieri, a uomini e donne delle Forze Armate e Forze dell’Ordine, ai quali non possiamo non rinnovare il grazie e l’incoraggiamento della Chiesa e della gente! E se voi, responsabili della cosa pubblica, e tutti noi sapremo meglio imparare, da uomini come Mario, il senso dello Stato e del bene comune, l’Italia risorgerà”.

Ai funerali quattro ministri e il presidente Camera
I vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, i ministri Elisabetta Trenta (Difesa) e Sergio Costa (Ambiente), il presidente della Camera Roberto Fico, il vicepresidente del Senato Ignazio La Russa in rappresentanza del presidente Alberti Casellati: sono i rappresentanti delle istituzioni nazionali presenti ai funerali. Con loro il sindaco di Roma, dove Rega prestava servizio, Virginia Raggi, e di Somma Vesuviana, città natale di Rega, Salvatore Di Sarno.

Foltissima la rappresentanza dell’Arma, con il comandante generale Giovanni Nistri. Nistri: chiediamo rispetto e riconoscenza, polemiche non siano la dodicesima coltellata “Se è concesso al comandante generale in questo momento fare delle richieste vorrei che si trasformassero in due parole: rispetto e riconoscenza. Il cuore di Mario è stato trafitto da undici coltellate, è bene che noi tutti si eviti la dodicesima coltellata, serve rispetto. Giusti i dibattiti, sono legittimi, ma teniamoli lontani, non oggi. E i toni non siano la dodicesima coltellata” ha detto il comandante generale dei carabinieri Giovanni Nistri, che ha preso la parola al termine dei funerali.

All’esterno della chiesa, le corone di fiori del Presidente della Repubblica, dei Presidenti del Senato e della Camera, della Ministro della Difesa, del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e della Compagnia Roma Centro, alla quale apparteneva il militare. Sono presenti anche i componenti dell’associazione cavalieri di Malta della quale Cerciello Rega faceva parte per svolgere attività di volontariato.

I commercianti hanno esposto decine di bandiere dell’Italia per rendere omaggio al proprio concittadino.

Il sindaco del paese ha disposto il lutto cittadino.

Ieri alla camera ardente, a Roma, ha partecipato anche il premier Giuseppe Conte. “La vita spezzata di Mario – ha detto – è una profonda ferita per tutti noi”.

Ieri la camera ardente a Roma Tante, tantissime persone, amici, colleghi e cittadini per dare l’ultimo saluto al militare ucciso. Rosa Maria veglia, in piedi, la bara avvolta in una bandiera tricolore, quattro carabinieri in alta uniforme formano un picchetto. Accanto alla moglie, i familiari di Mario seduti a semicerchio attorno al feretro. La camera ardente è rimasta aperta fino alle 21, mezz’ora più del previsto, per il grande afflusso. Poi il trasferimento del feretro a Somma Vesuviana, nel Napoletano.

L’omaggio di Conte “Questo è il momento della commozione e di stare vicino alla famiglia. Per altre dichiarazioni più complesse mi riservo di farle più avanti”: lo ha detto ai microfoni di Rainews24 il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al termine della sua visita alla camera ardente. E poi: “A Roma per onorare la memoria di Mario Cerciello Rega, il vicebrigadiere ucciso con modalità efferate, mentre svolgeva il proprio dovere. Un uomo generoso, un marito premuroso, un carabiniere onesto. La vita spezzata di Mario è una profonda ferita per tutti noi”, scrive su Facebook. “‘Muore giovane chi agli dei è caro’, recitano i versi di Menandro, che però non valgono a consolarci. Il mio pensiero commosso alla moglie, ai suoi familiari, ai suoi amici, ai suoi colleghi dell’Arma”. Ucciso con 11 coltellate Intanto emergono i particolari dell’autopsia. Sono state undici, e non 8 come sembrava, in totale le coltellate inferte da Elder Finnegan Lee al vicebrigadiere.

Secondo l’autopsia Cerciello Rega è deceduto a causa della forte emorragia. E’ stato inoltre individuato dai carabinieri il pusher che ha venduto aspirina al posto della droga ai due californiani. Si tratterebbe di un italiano. Sono in corso accertamenti anche sulla posizione di Sergio B., l’uomo derubato che quella sera diede l’allarme al 112. Saranno indagati per reati di droga. A quanto ricostruito, l’uomo accompagnò personalmente i ragazzi dal pusher. Il ragazzo bendato Intanto la foto di uno dei due americani, Gabriel Natale-Hjorth, con gli occhi bendati, apre il sito della Cnn, che parla di “un’immagine scioccante” e riferisce dell’avvio delle indagini sullo scatto. La foto rimbalza anche sugli altri media americani, dal Washington Post al Los Angeles Times che, citando le autorità italiane, parlano di “atto illegale”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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