C’è voluto l’intervento del Governo, una decisione del Consiglio dei Ministri, per mettere d’accordo la Lega di Serie A sul cosa fare almeno per tutto il mese di marzo; poi ovviamente è toccato nuovamente ai “signori” del pallone decidere le date dei recuperi, anche se resta sempre fuori quell’Inter-Sampdoria che ancora non si sa quando verrà recuperata, a causa dell’intasamento del calendario dei nerazzurri da qui a fine stagione… e suona strano che non ci sia chi abbia proposto di annullare del tutto l’incontro, tanto potrebbe persino non servire!

Un giorno intero a Roma, sede del CONI, hanno passato coloro che fanno parte del Consiglio di Lega, solo loro, dato che molti dei rappresentanti della altre formazioni di A neppure si sono presentati, ben sapendo che chi comanda avrebbe comunque fatto quello che voleva e, anche se l’argomento è diverso, al proposito sono significative le parole del Presidente juventino Agnelli circa la partecipazione dell’Atalanta alla Champions, dato che i bergamaschi sono “senza storia” ed è bastato loro far bene una sola stagione per approdare alla massima competizione europea!

Un giorno a Roma passato a litigare, almeno da quanto è trapelato, ma non c’è da dubitare che sia la verità, visto quello che era già successo nelle ultime settimane; un giorno che non avrebbe nuovamente portato a nulla se non ci si fosse messa una parte diversa a stabilire le regole; perché il calcio le regole non sa darsele e quelle poche che ci sono non tutti le rispettano, anzi, tanto chi se ne importa, fintanto che gli “imbecilli” vanno allo stadio (o meglio ancora fanno l’abbonamento a Sky, così se ne stanno a casa e non rompono i maroni), comprano i gadget e riempiono i social di insulti e cretinate, chi pensi sia disposto a cambiare?

Il Lecce ed il Brescia? E chi li ascolta?

Un gran polverone hanno sollevato anche le parole del Presidente interista Zhang, che ha definito il Presidente di Lega, Paolo Dal Pino, un pagliaccio, naturalmente con l’insorgere di molti ed il deferimento di Zhang medesimo, cosa normale, perché nel calcio chi dice la verità ha sempre torto, specie nei confronti di chi abita il palazzo, anche se non mancano le eccezioni, dato che il Presidente viola Commisso, pur dopo averne dette di tutti i colori ha visto inquisiti tutti i dirigenti della propria Società ma non lui, che abbia patteggiato? O, visto che non parla proprio benissimo l’italiano, è stato frainteso?

Sia come sia, da sabato si riparte, tutti a porte chiuse, e pazienza se lo si poteva fare prima, ma si era il caso di fare una tale figura di fronte a tutto il mondo? Già, è molto meglio che si sia perso del tempo e che le regole siano state imposte da terzi, così la figura la si fa bellissima, degna della Repubblica delle banane quale siamo.

A noi adesso non resta che attendere, le partite e quel che verrà, magari anche noi giornalisti davanti alla tv invece che in tribuna stampa, anche se ancora nessuno ha detto nulla, ma le indiscrezioni quello sussurrano e ci adegueremo alle regole, almeno noi, perché il momento è questo e bisogna adeguarsi, visto che di mezzo c’è la salute.

Il caos è finito? Speriamolo e speriamo lo sia in via definitiva, anche perché ormai non è solo più un problema di salute visto quanto sia danneggiata l’economia e quanto, temo, lo sarà per un bel po’ di tempo a venire, pure quando il Coronavirus avrà trovato il suo sfogo.

C’è sempre un domani e non è detto sia peggiore, e poi su con la vita, perché in Italia abbiamo manager efficaci e risoluti e potremmo affidare loro la ripresa del Paese, magari iniziando proprio con lui, Paolo Dal Pino ….. auguri!!!!

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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