Il termine Ferragosto deriva dalla locuzione latina Feriae Augusti – riposo di Augusto – che indica una festività istituita dall’imperatore Augusto nel 18mo secolo a.c. e che si aggiungeva ad altre festività cadenti nello stesso mese, come i Vinalia rustica, i Nemoralia e i Consualia.

Determinava il periodo di riposo e di festeggiamenti e traeva la sua origine dalla tradizione dei Consualia, le feste che segnavano la fine dei lavori agricoli e dedicate a Conso, il dio della terra e della fertilità.

L’antico Ferragosto, oltre all’aspetto di “auto-promozione politica”, aveva lo scopo, collegando le varie feste augustali, di “offrire” un adeguato periodo di riposo necessario dopo le grandi fatiche sostenute nelle precedenti settimane le settimane dei raccolti.

In tutto l’impero venivano organizzate corse di cavalli, mentre gli animali da tiro, buoi, asini e muli, venivano dispensati dal lavoro e inghirlandati per l’occasione.

Tradizioni presenti ancora oggi, pressoché immutate nella forma e nella partecipazione, come il “Palio dell’Assunta” che si svolge a Siena il 16 agosto. Si ricorda che il termine “palio” deriva dal “pallium”, il drappo di stoffa pregiata quale premio per i vincitori delle corse di cavalli nell’Antica Roma.

La festa originariamente cadeva il 1° agosto.

Lo spostamento al giorno 15 lo si deve alla Chiesa cattolica, che volle far coincidere la ricorrenza laica con la festa religiosa dell’Assunzione di Maria e che quest’anno cade di martedì.

“E’ tradizionalmente dedicato a pranzi al sacco, barbecue, gite fuori porta, falò, spettacoli pirotecnici, e, data la calura stagionale, a rinfrescanti bagni nelle piscine, nelle acque marine, fluviali o lacustri. Molto diffuso anche l’esodo verso le località montane o collinari in cerca di refrigerio”.

Si ricorda che la tradizione popolare della gita turistica di Ferragosto è nata durante il ventennio fascista.

A partire dalla seconda metà degli anni venti, nel periodo del ferragosto, tramite le associazioni dopolavoristiche delle varie Corporazioni, venivano proposte e organizzate   centinaia di gite popolari.

In particolare, dal Ferragosto del 1931 al settembre 1939, queste vacanze furono incentivate dall’istituzione dei “treni popolari speciali”, inizialmente solo di 3ª classe, con prezzi fortemente scontati.

L’iniziativa offriva la possibilità anche ai meno abbienti di visitare le città italiane o di raggiungere le località marine o montane. L’offerta era limitata ai giorni 13, 14 e 15 agosto e comprendeva due formule, “Gita di un sol giorno”, nel raggio fino a circa 100 Km, e “Gita dei tre giorni” con raggio fino a circa 200 km. I convogli furono popolarmente ribattezzati “treni di ferragosto”, anche se il tariffario popolare fosse applicato per tutta la stagione estiva.

Grazie a queste gite, molte famiglie italiane ebbero per la prima volta la possibilità di vedere il mare, la montagna e le città d’arte; non essendo compreso il vitto il vitto nacque anche la tradizione del “pranzo al sacco”.

Per il “mondo cattolico” oggi è un giorno di “altissimo valore”: l’Assunzione della Beata Vergine Maria”, che offre ai credenti un segno grandioso di speranza.

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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