Platini

Dopo Blatter ci è cascato anche monsieur Platinì. Non solo l’ex pallone d’oro francese e il colonnello svizzero, ma anche il segretario della Fifa Valcke dovrà rimanere al palo per 90 giorni. Due dei quattro candidati alla presidenza della Fifa, non potranno presentarsi. Abbiamo imparato bene a conoscere Sepp Blatter, un personaggio che definirlo istrionico e fantasioso è riduttivo. Gestione fraudolenta e appropriazione indebita, questi i capi di accusa nei confronti dello svizzero. Cosa volete che sia per un uomo che stato per più di vent’ anni il deux ex machina del calcio mondiale? Niente, nulla, bruscolini, i tipi come Blatter cadono sempre in piedi e quindi alla fine nessuno si ricorderà di questa vicenda.

Infatti, un picco segnale aveva fatto già pensare a questo epilogo: le dimissioni dello stesso, qualche mese fa, da presidente della Fifa. A ereditare la sua ambita carica, sarebbe stato Michel Platini (ormai ex presidente della Uefa), che ha imparato tutto dal suo maestro. Entrambi hanno presentato in fretta e furia ricorso (intendiamoci bene hanno tutto il diritto di farlo come qualunque altro), ma chissà perché in questi casi il ricorso viene presentato, sempre, alla velocità della luce.

Due persone fatte della stessa pasta, Michel e Joseph, possiamo dirlo, e che, proprio come due politici navigati, mirano al potere, infischiandosi delle leggi e delle regole. Tra l’ altro Platini è prima stato sentito come persona informata dei fatti per un pagamento sospetto da parte di Blatter nel 2011 e successivamente sospeso proprio per quel pagamento. Il francese ha poi detto più volte che quei soldi li aveva avuti per un lavoro fatto. Quale lavoro non è dato a sapersi e questo velo di mistero, fa emergere ulteriori dubbi su tutta questa vicenda. La Fifa, questo organo che dovrebbe tutelare e difendere il calcio in ogni suo aspetto, come qualsiasi altro organo politico, è stato utilizzato per tutelare e accrescere gli interessi personali di pochi. Platinì ha poi ribadito che continuerà a lavorare al servizio del calcio e che nulla lo farà rinunciare, e che lui respinge tutte le accuse a suo carico. Tale e quale ai nostri politici, le stesse parole usate ripetutamente da quelli che di politica vivono e non vogliono privarsi dei propri privilegi. Ci vorrebbe gente nuova per una Fifa totalmente nuova, si ma dove andarli a pescare questi ‘rottamatori’? In corsa per la carica di Presidente ci sarebbe il Principe Alì di Giordania (sfidante sconfitto contro Blatter a maggio), Zico e il Presidente della federazione liberiana Bility. Personaggi sì diversi tra loro, per provenienza geografica, ma sicuramente persone unite da un’ elevata umanità ed etica sportiva o almeno speriamo. Ci vuole gente nuova, basta con i baroni e aspiranti tali. Per fare pulizia all’ interno di questo palazzo, serve una persona con la schiena dritta e le spalle larghe, che rinnovi il calcio, una volta per tutte. Vediamo come andrà tutta questa vicenda e alla fine tireremo le somme.

Comunque, indipendentemente, da tutti gli scandali, il calcio rimane il mio gioco preferito, e se ci fosse una persona che riuscisse a trasformarlo in un calcio 2.0, sarei l’ uomo più felice del mondo.

A cura di Nicola Luccarelli

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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