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La Regione Toscana ancora in “pool position” per le luminarie e gli addobbi natalizi.

Questa volta tocca a Pisa, dove è stato “incriminato di apologia al fascismo” proprio “Babbo Natale” definito un nostalgico camerata vestito di rosso.

Il motivo è dato dal fatto che questo “pupazzo gonfiabile” ha il braccio destro teso verso il cielo, nello storico saluto fascista, cosa che ha creato un certo subbuglio nella Città della torre pendente!

Ma il fatto più eclatante è dovuto allo “sgonfiamento” del pupazzo nella notte successiva alla sua “esposizione pubblica”

L’accusatore di tale presenza era stato un cittadino, certo Sig. Salvatore Pisano, anni fa operativo in una “partecipata” del Comune, che aveva dichiarato sui social locali: “Con quella posa ricordava un babbo di più di qualche italiano in un periodo passato e triste della storia, all’incirca riconducibile a un ventennio.” E dopo lo “sgonfiamento, ha aggiunto: “Grazie per aver ascoltato il mio suggerimento, ma perché lo avere sgonfiato?”

Il centrodestra durante il Consiglio comunale ha minimizzato l’accaduto. Tanto è vero che il capogruppo di Fratelli d’Italia a Pisa, Maurizio Nerini, interpellato da “Il Giornale” ha sottolineato: “Babbo Natale fascista? Noi siamo fautori della risata, ma questa davvero le supera tutte” e in merito allo sgonfiamento ha aggiunto: “Forse perché hanno spento il compressore…“.

Da tenere in debito conto che accanto al “Babbo natale”  incriminato era collocato un pupazzo di neve sempre con il braccio destro alzato.

Tutto è bene quel che finisce bene, recitava un vecchio proverbio!

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica

 

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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