Papa Francesco ha rivolto un augurio caloroso a coloro che attraverseranno la Porta Santa per il Giubileo della Misericordia, indetto lo scorso 13 marzo: “Attraversare oggi la Porta Santa ci impegni a fare nostra la misericordia del buon Samaritano. Attraversare la Porta Santa ci faccia sentire partecipe di questo mistero d’amore e tenerezza, abbandoniamo ogni forma di paura e timore, viviamo la gioia dell’incontro con la grazia che tutto trasforma”.

“Apritemi le porte della giustizia!”: dopo queste parole il Pontefice ha solennemente aperto la Porta Santa – spingendo con forza gli stipiti per aprire la Porta più a destra nella Basilica di San Pietro – dando così avvio al Giubileo della misericordia che durerà un anno e terminerà il 20 novembre del 2016.

Prima di aprire la porta santa, dopo aver celebrato la messa sul sagrato di San Pietro, il pontefice si è trasferito nell’atrio della basilica vaticana, dove ad attenderlo c’era il Papa emerito Benedetto XVI. Bergoglio ha abbracciato il suo predecessore, appoggiato ad un bastone e affiancato dal segretario personale, mons. Georg Gaenswein, ed ha scambiato con lui alcune parole.

Durante l’omelia della messa, Papa Francesco ha parlato della misericordia a cui è dedicato questo giubileo: “Questo anno straordinario è dono di grazia entrare per quella porta significa scoprire la profondità della misericordia del Padre, che tutti accoglie e a ognuno va incontro personalmente, è lui che ci cerca. Sarà un anno in cui crescere nella convinzione della misericordia. Dobbiamo anteporre la misericordia al giudizio e in ogni caso il giudizio di Dio”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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