Lo slogan “la mafia uccise il fratello sbagliato” scandito ieri nella manifestazione di piazza a Roma, organizzata dalle opposizioni di Centrodestra, è l’ennesima dimostrazione di quale sia il clima nell’Italia del dopo blocco da Coronavirus, e credo non serva che a gridare fossero in tanti o in pochi, perché non è certo il numero a dover rappresentare un atto obbrobrioso di per sé.

Manifestare un dissenso è assolutamente legittimo e tale doveva essere lo scendere in piazza da parte di chi in Parlamento rappresenta l’opposizione; in Italia esiste ancora libertà di pensiero, anche se sarebbe ora di abbassare i toni, specie lasciando a casa personaggi che faranno pure audience (anche se dubito alquanto della cosa), ma non sono capaci di andare al di là dell’insulto, sempre fine a se stesso, perché poi c’è una sola volta che esprimano una proposta sul cosa si dovrebbe fare?

Mi pare che anche in questa drammatica situazione che ormai da mesi attanaglia tutto il Mondo, la politica italiana sia solo capace di fare pessime figure, da chi è al potere e chi invece ci si contrappone; lentezza e incompetenza sono “qualità” ormai acclarate del Governo, ma tutte queste proposte sbandierato da Salvini & C., perché sono sempre rimaste parole e mai sono state esplicitate in concreto?
Viene da pensare che siano la solita propaganda di chi “usa” gli italiani per il proprio tornaconto, e se poi ci mettiamo i fatti di ieri, dove nel corteo è persino spuntata una bandiera con lo stemma dei Savoia, hai voglia, dopo, a condannare ….

Davvero qualcuno può anche solo pensare che la mafia abbia “sbagliato” chi colpire? Davvero qualcuno può anche solo pensare di legittimare un omicidio mafioso in un Paese che ritiene di essere civile?
Di fronte a cose come queste non credo conti destra o sinistra, governo oppure opposizione, perché neppure i Barbari scesero così in basso, in una “melma” intollerabile da qualunque parte la si giri.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Ansa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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