Costi elevati e basse vendite per Amazon. Tradotto: una perdita di quasi 4 miliardi di dollari nel primo trimestre 2022. E’ la prima volta che accade dal 2015.

Colpa delle congiunture storiche ed economiche di questi ultimi anni: “La pandemia e la successiva guerra in Ucraina hanno portato una crescita e delle sfide insolite”, ha sottolineato l’amministratore delegato Andy Jassy.

Una perdita che arriva dopo i grandi risultati del 2020, anno in cui il colosso americano aveva registrato un record di crescita rispetto ai precedenti.

L’Ad ha spiegato che la “crescita straordinaria” di due anni fa aveva visto Amazon raddoppiare la sua rete di adempimento: “Oggi, dato che non stiamo più inseguendo la capacità fisica o di personale, i nostri team sono concentrati sul miglioramento della produttività e dell’efficienza dei costi in tutta la nostra rete di adempimento. Sappiamo come farlo e l’abbiamo già fatto prima”.

E se il flusso di cassa operativo di Amazon è intanto sceso a 39,3 miliardi di dollari – rispetto ai 67,2 miliardi di dollari dell’anno precedente – le vendite nette guidate dalla divisione di cloud-computing dell’azienda, Amazon Web Services sono, al contrario, aumentate del 7%.

Andy Jassy ha aggiunto che l’azienda sta affrontando un aumento dei costi con “continue pressioni inflazionistiche e della catena di approvvigionamento”.

Per il trimestre in corso, Amazon si aspetta un reddito operativo tra una perdita di 1 miliardo di dollari e un guadagno di 3 miliardi, rispetto ai 7,7 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2021.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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