Oggi al PD e alla sinistra in genere è rimasta solo la piazza quale “luogo” dove proporsi alla ricerca costante di una visibilità latente e voti per le prossime elezioni del giugno 2024, affidandosi ad una cooperazione con i Sindacati e in modo particolare alla Cgil di Landini.

Domenica, 8 ottobre 2023, i “ragazzi” del “Friday for future” saranno in piazza per partecipare alla manifestazione della Cgil e il Pd non farà mancare il proprio supporto e non solo!

La Segretaria del PD, Elly Schlein, che per domenica 8 ottobre ha annunciato il “Firma day” relativo al progetto “salario minimo” insieme alle forze d’opposizione che hanno condiviso questa “guerra” verso il Governo Meloni, si è premurata di sottolineare: “L’11 novembre tutti e tutte insieme scendiamo in piazza, Chi sente l’urgenza di costruire una alternativa a questo governo, a questa destra”.

Ma non tutta la sinistra è con lei, come i Radicali, mentre il Leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte afferma: “Noi abbiamo già fatto una manifestazione contro il governo lo scorso 17 giugno. Se il PD l’11 novembre terrà questa manifestazione, se saremo invitati, contro le politiche di questo governo, noi ovviamente ci saremo a dare il nostro sostegno e assicureremo la nostra presenza“.

Il Deputato Marco Grimaldi di Alleanza Verdi-Sinistra Italiana, che presenzierà alla manifestazione della Cgil, ha dichiarato: “Saremo allo sciopero per il clima con tutti i movimenti ecologisti per dire che non possiamo permetterci altri 4 anni di governo di “clima-freghisti”. I salari sono scesi del 7% rispetto a prima della pandemia, perché l’inflazione ha ridotto il potere di acquisto di stipendi che non sono mutati. I contratti dei dipendenti restano a meno 8 punti percentuali rispetto al carovita e centinaia di migliaia di lavoratori attendono rinnovi. Il salario minimo sarebbe uno strumento di forza anche per la contrattazione nazionale”.

Il Salario minimo invece, non rientra nella sfera politica dei centristi di Italia Viva. Non a caso la Senatrice Raffaella Paita, sostenitrice della proposta della Cisl sulla partecipazione agli utili di impresa dei lavoratori, evidenzia: “Il Cnel per me va abolito ma sul salario minimo proposto da Schlein, Landini e Conte i problemi erano chiari. Vogliono realizzarlo indebolendo la contrattazione e aumentando le tasse.”

Il Senatore Renzi, non concorda con quanto proposto dai Dem e replica: “Non mi stupisce che il Pd aderisca. Ormai il leader del Pd è Landini. I riformisti non ci sono e se ci sono non hanno coraggio. Per noi le battaglie si fanno in Parlamento. Questo governo sta tagliando la sanità e i servizi e daremo battaglia in Aula.”.

Al suo pensiero si allinea Carlo Calenda che afferma: “Non vado alla manifestazione del Cgil perché lavoro in Parlamento per ottenere delle cose che talvolta la Cgil chiede, come il salario minimo.”

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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