Budellacci,,Tacconi, Paolucci gli inseparabili
Mister Paolucci con tutta la squadra al seguito.

Domenica presso stadio intitolato al grande calciatore ed allenatore del Cesena “Corrado Benedetti”, si è svolta “l’amichevole dell’amiciziaUNDER 13 tra Torresavio/Faellese con il ritorno in Romagna del mister Roberto Paolucci che negli anni d’oro ha vestito la maglia del Cesena e ha avuto modo di incontrare vecchi suoi compagni come Stefano Budellacci (allenatore della Torresavio), Daniele Tacconi (attuale responsabile della scuola calcio della società romagnola).

Sono stati istanti di pura commozione ritrovarsi a San Vittore di Cesena e ricordare i bei tempi, vissuti insieme anche a Benedetti, partito in sordina dal settore giovanile bianconero e poi arrivare in prima squadra e aggiudicarsi la panchina.

La partita si è svolta all’insegna dell’ospitalità con numerosi genitori presenti, molto educati posti nella tribuna centrale. Non è mancato il divertimento, sono arrivati i gol ed è stata una partita correttissima. Alla fine applausi per tutti, in modo particolare per i ragazzi che son scesi sul terreno di gioco che hanno nella loro spensierata gioventù la voglia di divertirsi e la prospettiva di un lancio nel calcio professionistico.

Torresavio-Faellese 4-0

RICORDO PERSONALE – Corrado Benedetti, non avrebbe mai immaginato di poter conseguire una carriera calcistica così importante, eppure i suoi sacrifici ininterrotti, la passione per il calcio, l’amore riverso al Cesena che lo avevano visto come grande tifoso, hanno fatto si, che il difensore diventasse la seconda bandiera del Cavalluccio, dopo Giampiero Ceccarelli.

Corrado ne aveva masticati di panini tra una pedalata e l’altra per raggiungere in bicicletta l’antistadio adiacente alla vecchia Fiorita, ritrovo degli allenamenti settimanali e delle gare ufficiali della Primavera e degli allievi, ma nemmeno davanti al freddo, alla pioggia, alla neve, ne saltava uno. 

Doveva arrivare sempre per primo, doveva togliere dal cassetto quel suo sogno e doveva dimostrare in paese che era il più forte di tutti.

Corrado ha vinto tutto, di più non poteva pretendere, si è portato a casa tante medaglie d’oro sia come calciatore che allenatore. Fa parte della storia e quelli della mia età non dimenticano le sue epiche sgroppate, le sue “trasgressioni” in panchina. Era nato il 20 Gennaio nel 1957 e ci ha lasciato il 15 Febbraio del 2014. Aveva 57 quando si è manifestata la malattia che l’ha portato alla prematura morte. Per tanti, un doloroso dispiacere e incredulità.

I palmares del difensore roccioso sono stati innumerevoli. Ha vestito la magliadel Cesena, Bologna, Perugia,Catania, Trento, Pro Livorno  e Forlì. Una presenza anche con la Nazionale italiana Under 21. Dopo la carriera calcistica arriva quella di allenatore. Guida tutto il settore bianconero delle giovanili fino alla Primavera. Poi nel 1997 – 98 gli viene affidata la prima squadra e al secondo tentativo porta il cavalluccio in serie B.

Come tecnico, viene poi chiamato dal Castel di Sangro, dal Pisa, dal Benevento, dal Grosseto, dal Perugia e dalla Pistoiese.

Nel 2013 fa ritorno a casa per allenare gli Allievi Regionali del Cesena, poi l’arrivo improvviso del suo calvario. Aveva capito la sua fine, però continuava a sorridere tra i sui ragazzi che amava come un papà quando scendevano per giocare la partita, la stessa di quando Corrado per la prima volta venne schierato come titolare a 13 anni!

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Redazione

Il Direttore Editoriale Carlo Costantini

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui