Nel calcio di solito, a vincere è chi spende di più e meglio i propri soldi.
Di solito appunto, perchè in diversi casi spendere tanto può rendere poco.
E se ti chiami PSG o Manchester United questo non è concepibile.
Della squadra francese si è già detto a più riprese. Finora ha stravinto il suo campionato perchè questo è uno tra i meno competitivi in Europa e se in un torneo così hai Ibra, Cavani, Lavezzi,Lucas, Verratti e tanti altri vinci a mani basse. Le stelle però non bastano nella competizione a tutti gli effetti a cinque stelle, la Champions League il torneo più prestigioso e ambito nel mondo del calcio per club e che guarda caso, ancora manca nella bacheca dei parigini da quando sono tornati “grandi”.
Di chi siano le colpe non è chiaro da stabilire; forse di allenatori non all’altezza, ma anche di giocatori troppo ingombranti che si pestano i piedi a vicenda e giocano troppo spesso individualmente senza pensare alla squadra.
Quest’anno il campionato sembra annoverare due avversari in più per il PSG,ovvero il Nizza e il Monacò, ma la squadra della capitale resta nettamente favorita, anche se la coppa dalle grandi orecchie resta l’obbiettivo primario, quello che se dovesse sfumare per l’ennesima volta, allora si che sarebbero critiche.
Se volessimo fare un esempio ancor più recente di tanta, tantissima spesa e poca, pochissima resa, potremmo prendere il Manchester United.
Vero, la stagione è ancora lunga, ma siamo ormai in dicembre ed è lecito iniziare a tirare le somme.
La squadra quest’estate ha speso cifre folli per l’allenatore, Mourinho, e diverse centinaia di milioni per comprare giocatori che sulla carta si possono tranquillamente definire top players.
Sono arrivati Ibra, Mkhitaryan, Pogbà, solo per citare gli acquisti più costosi.
I risultati però stentano perchè lo svedese si è un pò fermato, Pogbà è la brutta versione di quello visto alla Juventus, che a proposito, ha fatto un affare a venderlo; e il giocatore armeno ex Dortmund ha dato una scossa al centrocampo, ma si è infortunato quasi subito.
Il sesto posto in campionato, lontano 9 punti dal Chelsea di Conte e la classifica non deficitaria ma deludente del girone di Europa League fanno riflettere.
Siamo proprio sicuri che spendere centinaia di milioni possa essere la ricetta giusta per vincere?
Sembra di no, anche perchè contrariamente a quello che avviene per esempio nel Barcellona, composto da 8 fenomeni in campo che non si pestano i piedi e giocano all’unisono, allo United ci sono diversi giocatori scontenti, a cui i nuovi arrivi hanno tolto il posto; come Depaj passato da fenomeno a recluso in panchina molto spesso per far spazio a giocatori inconcludenti.
Peccato che per vincere non servano figurine, ma uomini veri che remino tutti dalla stessa parte, cosa che al momento non sta succedendo a Manchester.

A cura di Giacomo Biondi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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