roberta
Il ministro della Difesa italiano e’ intervenuta su Rai Tre con il suo pensiero: “In questi mesi di lavoro abbiamo tenuto alta l’allerta terrorismo, il nostro paese non e’ immune e potrebbe essere oggetto di attentati. Non abbiamo mai pensato di essere fuori da questo pericolo, ma ad oggi non abbiamo elementi per dire che siamo più o meno a rischio rispetto agli altri.

La responsabile della Difesa puntualizza inoltre che, rispetto alla Francia, “non abbiamo immigrati di terza generazione”, il che sembrerebbe ridurre i rischi “da un punto di vista sociologico”. Ma il pericolo “esiste”, ed è il motivo per cui “noi in tutti questi mesi abbiamo alzato il livello” di allerta. Vigilare sui Balcani Sul fronte terrorismo, ha spiegato il minsitro, “dai Balcani è molto più semplice” arrivare in Italia “che da altrove. Noi che abbiamo un numero significativo di militari in Kosovo non l’abbiamo diminuito” anche alla luce di questa consapevolezza. “Sappiamo non da oggi che c’è un fronte nell’Adriatico” e “che la zona non diventi esportatrice di insicurezza è un punto messo a fuoco nell’ultimo anno”.

I militari dell’Esercito continueranno a controllare gli “obiettivi sensibili” delle città italiane, assicura il ministro, “fino a quando il rischio terrorismo non andrà scemando e fino a quando non sarà conclusa la battaglia contro lo stato islamico”.

La PINOTTI ha ricordato che sono circa 6.600 i militari impegnati in questa operazione: “Penso che questa misura debba diventare non episodica ma costante”, ha aggiunto annunciando che presto il Consiglio dei ministri rinnoverà la misura che prevede il controllo “di obiettivi sensibili in Italia da parte dei soldati”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui