Francia e Spagna sono contrari all’idea di permettere lo sbarco dei migranti soccorsi nel Mediterraneo centrale nei loro porti. Lo apprende l’ANSA da fonti a Bruxelles.

Il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker alle 9 sarĂ  alla seduta plenaria del Parlamento europeo per un dibattito politico sulle azioni per alleviare la pressione dei flussi migratori sull’Italia. Poco piĂą tardi il collegio dei commissari discuterĂ  e adotterĂ  un piano di misure Ue di sostegno all’Italia.

Avramopoulos,’prioritĂ  ridurre flusso Italia’ – “La nostra prioritĂ  è lavorare a monte per ridurre il flusso di migranti verso l’Italia ed evitare tragedie nel Mediterraneo”: lo dice il commissario europeo Dimitris Avramopoulos in un’intervista al quotidiano francese Le Figaro in edicola il 4 luglio. “Oggi l’Italia – dice Avramopoulos – si trova in una situazione delicata e noi la aiuteremo. E’ quello che giĂ  facciamo politicamente, finanziariamente, materialmente. Abbiamo ottenuto risultati, ma dobbiamo raddoppiare gli sforzi per ridurre significativamente il flusso”.
Sui migranti “la Francia si è mostrata molto responsabile fin dall’inizio, ed è anche sotto pressione, in particolare a Calais. Ma può impegnarsi di piĂą”: così il commissario Ue rispondendo alla domanda se la Francia deve aprire i propri porti. “La situazione è insostenibile – ha detto – urgono risposte”. Per i contributi al fondo per l’Africa, ha poi aggiunto, Roma ha sbloccato 4 milioni di euro, la Germania 50 milioni e la Francia solo 3. E’ una cifra troppo bassa”.

Commissione Ue presenta nuove misure – La Commissione Ue Ă© al lavoro per preparare alcune “misure concrete” sul dossier migranti, dopo l’incontro dei ministri dell’Interno di Francia, Germania, e Italia e del commissario Ue Dimitris Avramopoulos a Parigi di domenica, ed in vista dell’incontro informale dei ministri dell’Interno Ue di giovedì a Tallin. Le misure saranno discusse al collegio dei commissari domani, martedì. Lo annuncia un portavoce della Commissione europea.

Sbarco in altri porti Ue nodo a Tallin – Il nodo piĂą difficile da sciogliere all’incontro informale dei ministri dell’Interno Ue a Tallin – secondo quanto si apprende da varie fonti a Bruxelles – sarĂ  l’ipotesi di far sbarcare i migranti soccorsi in porti di altri Paesi Ue. DifficoltĂ  si registrano anche sulla questione delle risorse per il Fondo fiduciario d’emergenza dell’Unione europea per la stabilitĂ  e la lotta contro le cause profonde della migrazione, al quale per il momento, gli Stati membri hanno versato solo 89 milioni di euro.

Migranti: Macron,non confondere rifugiati ed economici – Per affrontare le crisi migratorie “bisogna condurre in maniera coordinata in Europa un’azione efficace e umana che ci permetta di accogliere i rifugiati politici che corrono un rischio reale perchĂ© fa parte dei nostri valori, senza confonderli con i migranti economici e senza abbandonare l’indispensabile mantenimento delle nostre frontiere”. Lo ha detto il presidente Emmanuel Macron durante il discorso pronunciato davanti al Congresso.

Onu,nessun calo in vista dei flussi da Libia – L’Onu non prevede un calo del flusso misto di migranti e rifugiati che giungono in Europa via mare: “le indicazioni di cui disponiamo non denotano un rallentamento degli arrivi in Libia, il che significa che un piĂą ampio numero di persone potrebbe continuare a provare di lasciare il paese tramite la rotta del Mediterraneo centrale”. Lo ha detto l’inviato speciale dell’Unhcr per il Mediterraneo centrale, Vincent Cochetel, ricordando che dall’inizio dell’anno 84.830 migranti e rifugiati sono giunti in Italia via mare con un aumento del 19% rispetto all’anno scorso.

Intesa al prevertice di Parigi – L’accordo anticipa di pochi giorni il summit di Tallin, l’Italia incassa la “piena intesa”, di Francia e Germania sulla questione migranti. Primo esito tangibile dell’incontro voluto dal ministro dell’Interno Marco Minniti con i colleghi tedesco e francese, Thomas de MaziĂ©re e Gerard Colomb, e con il commissario europeo per gli Affari interni Dimitri Avramopoulos, un documento su piĂą punti che si sta mettendo a punto e che l’Italia presenterĂ  giovedì in Estonia all’incontro dei ministri degli Interni di tutti e 28 i paesi Ue.

“L’iniziativa italiana ha prodotto dei primi risultati – ha detto Gentiloni – e mi auguro che generino effetti concreti. L’Italia intera – ha aggiunto – è mobilitata per far fronte ai flussi e chiede una condivisione Ue che è necessaria se si vuole tener fede alla propria storia e ai propri principi. E’ necessaria per l’Italia per evitare che i flussi diventino insostenibili alimentando reazioni ostili nel nostro tessuto sociale”.

Al vertice di Parigi è stata espressa una forte solidarietĂ  all’Italia che fa fronte ad un numero crescente di arrivi”. Francia e Germania hanno assicurato inoltre “il loro impegno per accrescere i loro sforzi in tema di relocation”.

Il testo, che ha l’appoggio di Parigi e Berlino, vede tra i punti qualificanti la regolamentazione delle azioni e dei finanziamenti delle Ong e piĂą fondi per consentire alla Libia il controllo delle coste. Sul primo capitolo si innesta la necessitĂ  di dare un ruolo piĂą forte di coordinamento alla Guardia costiera. E altro tema centrale è quello relativo alla ricollocazione dei migranti. Non sarĂ  facile imporre una linea in un’Europa con paesi refrattari, finora, a una collaborazione fattiva, che chiedono – Francia compresa – di distinguere bene tra migranti economici e rifugiati, visto che solo questi ultimi hanno realmente diritto a una protezione. Ma con l’incontro a Parigi è stato fatto un passo avanti e messo qualche punto fermo.

I punti dell’intesa – Un codice di condotta per le Ong, sostegno anche economico alla Guardia costiera libica per monitoraggio coste, aiuti all’Oim e all’Unhcr affinchĂ© i centri in Libia rispondano agli standard internazionali per condizioni di vita e di diritti umani. Rafforzata anche la strategia europea sui rimpatri, incrementare i tassi di riammissione, attuare pienamente lo schema della relocation concordato a livello UE per rafforzare la riallocazione delle persone che necessitano di protezione.

Per consentire rapidi progressi a sostegno dell’Italia, Francia, Germania e Italia ed il Commissario europeo per la Migrazione e gli Affari Interni “chiedono ai loro Partner europei di considerare” i punti d’azione contenuti nell’accordo siglato ieri a Parigi “al prossimo Consiglio dell’Unione Europea Informale di Tallin”.

Fonte Ansa ufficiale

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui