Ennesimo attacco alla libertà di stampa. In Italia, sembra ormai diventato il gioco con più partecipanti. Quando c’è un problema da risolvere e la politica non è in grado o non vuole risolverlo, invece che farsi un bell’esame di coscienza, si preferisce dare addosso ai giornalisti.

Questa categoria (di cui anche io faccio parte), fin dalla notte dei tempi è sempre stata bersagliata da attacchi da ogni parte, il più delle volte ingiustificati. Certo, ci sono molti giornalisti che, magari, hanno sbagliato mestiere e non lo sanno, ma la stragrande maggioranza sono professionisti seri e preparati. E’ per questo che il sondaggio fatto partire in rete dal nostro Presidente del Consiglio, oltre a essere fuori luogo, mostra quell’arroganza che assumono gli uomini di potere (vedi Berlusconi). “Scegli anche tu il peggior titolo di giornale”. Questa è la frase che troviamo sul sito della Leopolda, mentre sulla pagina Facebook ufficiale, appare la scritta: “La Top 11 delle balle contro il governo”.

Ma dove sta andando a finire la libertà di stampa e di parola in questo Paese? Ma dove stiamo andando a finire tutti noi? Se questi atteggiamenti di prepotenza e non curanza dei potenti verso i poveri cittadini, li avesse tenuti Berlusconi, ci sarebbero state delle sommosse popolari, invece con il Pd al governo tutto è possibile e tutto sembra essere giustificabile. Tutto quello che va contro le ideologie di questa nuova sinistra targata Dem o per meglio dire vecchia destra di democristiana memoria, deve essere rimpiccolito e ridicolizzato. Quello che è successo alla riunione dei fedeli di Renzi alla Leopolda, è stata appunto una riunione di fedeli che pendevano dalle labbra del loro santone. Tutto questo, a me, ricorda qualcosa e a voi? Anche il Cavaliere ha sempre cercato di circondarsi di un certo tipo di persone fidate che tutte insieme formavano un indivisibile cerchio magico. Indivisibile mica tanto, perché sappiamo tutti come è andata a finire, ma comunque le cose sono cominciate così.

Renzi sta riproponendo gli stessi modi di altezzosa superiorità di Silvio Berlusconi, con la sola differenza che Mattero Renzi è più giovane e più rampante dell’ ex premier ormai alla frutta. Io non ho mai apprezzato più di tanto la politica berlusconiana, ma quando Berlusconi dice che da ormai da tre anni, in Italia, non c’è un governo eletto dal popolo, è la sacrosanta verità. Chi osa criticare l’attuale governo (sto usando il termine criticare e non attaccare), si deve aspettare un’anatema da parte del nostro comandante in carica. Ma, i giornalisti de il Fatto Quotidiano, Libero, il Giornale, e tutti i quotidiani che popolano le edicole di tutta Italia, cercano di fare il proprio dovere e, soprattutto, provano a farlo nel migliore dei modi. Porre domande ai dretti interessati, magari utilizzando l’arma della provocazione, è comune a tutti i professionisti della stampa. Quando non si hanno argomenti per controbattere, si preferisce dare la colpa a questo o a quello, tranne che a se stessi.

Aspettiamoci altre prese di posizione da parte di Renzi, perchè ne vedremo ancora delle belle. La libertà di stampa, come quella di parola, è sancita dalla nostra Costituzione. E’un diritto inalienabile per ognuno di noi. Per questo, un certo tipo di giornalismo, continuerà a proteggerci da quella politica priva di contenuti e piena zeppa di ideologie sbagliate. Io sono per un tipo di giornalismo attento, libero e coraggioso. E voi?

A cura di Nicola Luccarelli

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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